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Perchè l’Isis attacca la Turchia? Svelato l’arcano

A distanza di poche ore dall’attacco terroristico all’aeroporto di Istanbul, sale a 41 il numero delle vittime e a 239 quello dei feriti. Sembrerebbe che 13 delle persone decedute siano di nazionalità straniera. Ma perchè l’Isis attacca un territorio islamico? 

Potrebbe già tornare operativo domani, l’aeroporto di Istanbul, per manifestare il no alla paura del terrorismo da parte della Turchia. Infatti soltanto poche ore fa, un attacco terroristico ha mietuto 41 vittime e 239 feriti tra i passeggeri nelle sale di attesa. Tre kamikaze hanno raggiunto la struttura in taxi, come a Bruxelles, e giunti ai metal detector in prossimità delle porte dell’aeroporto, hanno aperto il fuoco sui poliziotti e sulla folla con dei kalashnikov, per poi farsi esplodere.attaco aereoporto istanbul

Ma perchè l’Isis attacca la Turchia? non si tratta di un paese islamico? Erdogan non è un presidente in linea col pensiero del califfato? Ci sono tutta una serie di situazioni politiche che motivano un gesto apparentemente inspiegabile; inizialmente la Turchia ha appoggiato tutti i gruppi armati presenti sul suo paese, al fine di contenere la guerra civile siriana, e tra questi vi era anche l’Isis ad opporsi a Bashar Assad. Tuttavia col tempo però, il potere delle cellule terroristiche in Turchia si è fatto sempre più autonomo ed indipendente dai finanziamenti, arrivando ad essere considerabile come un pericolo fuori controllo. Per questo il paese ha incominciato a stringergli attorno una morsa, nel tentativo di stemperarle e sedarle. Inoltre anche il rapporto che la Germania ha cercato di riallacciare al tavolo della Nato, con lo storico alleato, ha fatto storcere il naso al califfo e al suo gruppo di potere.

La Turchia può essere vista come la roccaforte occidentale in oriente, il primo territorio dove arrivano i contingenti armati e le missioni di pace, e pertanto risulta essere un obbiettivo militare di rilevanza, che l’Isis intende mettere in ginocchio il più in fretta possibile.

Photo Credits Facebook

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