Amanda Knox: “La mia vita dopo il carcere…”
In un post pubblicato sul suo blog Amanda Knox parla del desiderio di andare avanti, senza riuscire, però, a dimenticare però gli anni passati in carcere in Italia per l’omicidio di Perugia.
Sono passati 9 anni da quel tragico 2 novembre in cui Meredith Kercher, una studentessa inglese in Italia per il programma Erasmus, è stata assassinata nella casa che divideva con altri studenti a Perugia. Amanda Knox e Raffaele Sollecito, fidanzati e complici secondo gli inquirenti, sono accusati di omicidio volontario aggravato dai futili motivi, insieme a Rudy Guede, un giovane ivoriano residente a Perugia, conosciuto nell’ambiente notturno della città (LEGGI ANCHE: PROCESSO KERCHER: LE FASI SPIEGATE IN 10 PUNTI).
Condannata in primo grado a 26 anni di carcere e poi prosciolta dalla Cassazione il 27 marzo 2015, Amanda Knox è tornata a vivere negli Stati Uniti e ora è pronta alla convivenza con il fidanzato, anche se il ricordo degli anni passati in Italia, tra tribunali e carcere, non la abbandona mai: lo racconta lei stessa sul suo blog, ospitato sul sito del West Seattle Herald.
“Gli anni in Italia sono stati un incubo, un giro sulle montagne russe di un dramma legale rimasto irrisolto“, scrive Amanda, che oggi è alle prese con il trasloco per andare a vivere con il fidanzato Chris. “Sono entusiasta di scoprire come sarà condividere il nostro spazio e il nostro tempo – scrive – e mi viene in mente la mia cella nella prigione di Capanne”. Quella cella “che si trasformava ogni volta a seconda dell’arrivo o del rilascio anche soltanto di un singolo detenuto”, Amanda Knox ricorda: “Anche se a nessuno di noi era permesso tenere molto in termini di beni materiali, i nostri bagagli ’emozionali’, mischiati insieme senza alcuna considerazione, potevano rendere insopportabile e perfino pericolosa quella situazione ineludibile”. Di tutto quel trambusto oggi resta solo: “Un’Amanda che è felice all’idea di andare a vivere la propria vita insieme a persone che ama e rispetta, impacchettando la sua roba, prendendosi cura del gatto, pagando le bollette. Andando avanti“.
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