Nuovi inquietanti dettagli sull’incidente che causò la morte di Lady Diana, le foto della macchina
A vent’anni dal tragico incidente che portò alla morte di Lady Diana ancora si cercano le cause: nuove inquietanti rivelazioni.
Era la notte del 31 agosto 1997, quando Lady Diana e Dodi Al Fayed persero la vita a bordo di una Mercedes S280, insieme all’autista Henry Paul, che finì contro il tredicesimo pilastro del tunnel de L’Alma di Parigi. Oggi a vent’anni da quel tragico incidente è stata fatta una rivelazione choc. La sconvolgente verità è il risultato di un’inchiesta che è stata raccolta in un libro, Chi ha ucciso Lady D?, realizzata dal fotografo Pascal Rostain, presente la notte dell’incidente, insieme a due giornalisti di Paris Match. L’auto su cui viaggiava la principessa Diana era la Mercedes S280 di proprietà della società di noleggio dell’Hotel Ritz, ma prima ancora era stata rubata e ritrovata distrutta ed era stato dato l’ordine di rottamarla. Lo sfascia carrozze decise di sistemarla e rivenderla. Ad acquistare l’automobile fu proprio Etoiles Limousine, la società di autonoleggio del Ritz di Parigi.
Dodi Al-Fayed e Henri Paul, l’autista, morirono al momento dell’impatto. Secondo le dichiarazioni dei fotografi, che sono stati i primi a chiamare i soccorsi, Diana era ancora viva e nonostante la gravità delle ferite, più volte aveva mormorato: “Oh my God”. È stata subito trasferita all’ospedale Pitié-Salpetrière, ma i molteplici tentativi per salvarle la vita sono stati del tutto inutili. La mattina del 31 agosto alle ore quattro è stato dichiarato il decesso. Solo un sopravvissuto, Trevor Rees-Jones, la guardia del corpo, che è rimasta cosciente fino all’arrivo dei soccorsi ed è riuscito a superare il lungo intervento chirurgico per le gravi lesioni riportate.
Tantissime le ipotesi che sono state fatte in vent’anni dalla morte. Tre le più importanti e che hanno un filo che le unisce: la teoria del complotto. La prima riguarda il coinvolgimento dei servizi segreti britannici e in particolare la sezione esteri, MI6. La seconda teoria vede implicata la Famiglia Reale dopo il ritrovamento di una lettera scritta alcuni mesi prima da Diana Spencer, nella quale parlava dei suoi timori su un presunto complotto per ucciderla organizzato dall’ex marito, il principe Carlo. La terza ipotesi nasce da tutte le morti sospette di persone collegata a Lady D e ancora oggi non si conoscono i motivi di questi decessi e suicidi. Tutte queste teorie hanno trovato in Mohamed Al-Fayed, padre di Dodi, il più grande sostenitore. A queste tre ipotesi, c’è da aggiungerne una quarta: Diana era incinta? A dare la risposta a questo quesito che è iniziato a circolare subito dopo la morte sono state due donne. La dottoressa Elizabeth Dion e l’infermiera Jocelyn Magellan hanno sottoposto la principessa ad una serie d’esami, dai quali è risultato che Lady D portava in grembo un feto che poteva avere dalle 6 alle 10 settimane. Questa tesi è stata raccontata nel dettaglio dallo scrittore Alan Power nel libro The princess Diana conspiracy.
Photo Credits Facebook