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Caso Weinstein, lo scandalo delle molestie sessuali Meryl Streep: “È disgustoso. Eroine chi denuncia”

Scandalo sessuale ad Hollywood, il produttore Harvey Weinstein è stato licenziato dal fratello dopo le accuse di presunte molestie e le attrice si rivoltano contro di loro e urlano: “Chi denuncia è un’eroina”.

Lo scandalo

In questi ultimi giorni ad Hollywood non si fa che discutere dell’ultimo scandalo sessuale che è stato denunciato dal New York Times. Secondo le accuse, il produttore cinematografico Harvey Weinstein per trent’anni avrebbe molestato diverse donne che lavoravano per lui. Dipendenti, attrici, modelle e secondo le fonti sarebbero almeno otto le occasioni in cui il produttore avrebbe patteggiato con le donne che lo accusavano. Venerdì 6 ottobre, il produttore e cofondatore della Weinstein Company ha annunciato un periodo di aspettativa a tempo indefinito, ma non è bastato perché i collaboratori di Harvey, che domenica 8 ottobre hanno deciso di licenziarlo. Sempre il 6 ottobre, la compagnia ha aperto un’indagine interna sul comportamento del produttore nonché co-presidente di uno degli studi di produzione cinematografica e televisiva più potenti.

La rivolta delle attrici

Da quando le presunte accuse sono state rese pubbliche, le attrici di Hollywood hanno messo in piedi una rivolta. Tra loro, in queste ultime ore ha parlato anche Meryl Streep. L’attrice premio Oscar, che per diversi film ha lavorato con la Weinstein Company, tra cui The Iron Lady,  ha dichiarato che è disgusto e questi atti non sono scusabili, ma costituiscono solo un abuso di potere. La Streep ha poi definito: “Le donne coraggiose che hanno fatto sentire la loro voce per denunciare gli abusi sono delle eroine“. L’attrice ha poi aggiunto: “Non tutti sapevano, Harvey ha sostenuto il mio lavoro ed è stato sempre rispettoso con me. Non sapevo di questi suoi comportamenti”. Meryl Streep non era la sola a non sospettare nulla nei confronti del produttore. Come lei anche Judi Dench che si sentiva in debito verso Weinstein e ha dichiarato: “Ero completamente all’oscuro di queste accuse che sono, senza dubbio, terrificanti. Do il mio sostegno a chi ha sofferto e il mio totale supporto a tutte colo che hanno denunciato quanto è successo”.

Le denuncie delle “eroine”

La prima attrice a denunciare il produttore è stata Ashley Judd, che ha raccontato di quando vent’anni fa Weinstein era a capo della Miramax e lei era andata per un appuntamento di lavoro e invece le era stato chiesto se volesse un massaggio o preferisse guardarlo mentre si faceva una doccia. E poi c’è Rose McGowan è l’attrice che si sta battendo di più per denunciare questi abusi di potere sui social network. Proprio in queste ultime ore, la McGowan ha pubblicato una foto di qualche anno fa, scrivendo: “Questa è la ragazza che è stata vittima di un mostro. Questa è chi avete coperto di vergogna con il vostro silenzio“. Non solo le attrici hanno raccontato degli abusi subiti, ma tra le accusatrici ci sono la produttrice Elizabeth Karlesn, la giornalista Lauren Sivan, la scrittrice Liza Campbell. Se ad Hollywood tutti sono rimasti sorpresi dallo scandalo denunciato dal New York Times, il presidente Donald Trump ha invece dichiarato: “Conosco Weinstein da tempo e la cosa non mi sorprende affatto“.  Allora qualcuno già sapeva come sostiene Lena Dunham che ha accusato la compagnia: “Avevano sempre saputo tutto“. A dare maggior adito a questa ipotesi c’è la decisione del legale della Weinstein Company, Lisa Bloom, di dimettersi perché sensibile alla causa delle molestie. La sensazione è una sola: che tutto questo sia solo l’inizio.

Caso Weinstein, lo scandalo delle molestie sessuali Meryl Streep: “È disgustoso. Eroine chi denuncia”

Photo Credits Facebook

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