Dopo Mosca, Shanghai, Pechino, Canton, Parigi e Seul, la collezione di mostre di Chanel quest’anno tocca Venezia, dove la Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro, ospiterà la mostra “Culture Chanel. La donna che legge”.
Venezia, da sempre città della moda e polo di attrazione della cultura, dal 17 settembre 2016 all’8 gennaio 2017 ospiterà uno degli eventi più attesi: Culture Chanel. La donna che legge, esibizione artistica dedicata a Coco Chanel che indaga il rapporto della grande stilista con i libri e la scrittura. Il progetto, ideato ed elaborato da Jean-Louis Froment, che ne cura la direzione artistica, trasporta i visitatori in un viaggio nella storia di Gabrielle Chanel e della casa di moda da lei fondata. Venezia come luogo d‘elezione per questo evento è una scelta dettata dal fortissimo legame che univa Gabrielle alla città lagunare.
Nata a Saumur, Francia, il 19 agosto 1883, Gabrielle Chanel, in arte “Coco”, ebbe una infanzia molto difficile e triste, trascorsa in gran parte in un orfanotrofio. Iniziò la sua carriera disegnando cappelli, prima a Parigi nel 1908 e poi a Deauville, città dove, nel 1914, aprì i suoi primi negozi, seguiti nel 1916 da un salone di alta moda a Biarritz e in seguito dalla celebre sede di Rue Cambon n.31 a Parigi, che consacrò il suo successo.
Coco in breve tempo diventò una delle più acclamate creatrici di moda del secolo scorso. La sua visione creativa rivoluzionò il mondo della moda femminile del ‘900, proponendo un nuovo modello di donna dedita al lavoro, sportiva, priva di etichette e di sovrastrutture. Negli anni trenta, dopo aver inventato i suoi famosi “tailleur”, costituiti da giacca maschile e gonna diritta o con pantaloni, appartenuti fino a quel momento alla moda maschile, impose uno stile sobrio ed elegante, che, in netta contrapposizione con gli schemi della Belle Époque, proponeva linee dritte e modelli larghi e comodi, pensati per donne dinamiche.
La mostra allestita nelle sale di Ca’ Pesaro analizza l’universo creativo di Coco Chanel nell’ottica del suo rapporto con la lettura, passando in rassegna le opere che hanno segnato la vita e la personalità della stilista e che l’hanno accompagnata sin dai difficili anni di infanzia. Omero, Platone, Virgilio, Sofocle, Lucrezio, Dante, Montaigne, Cervantes, Madame de Sévigné, Stéphane Mallarmé i suoi autori preferiti, fino agli artisti che ha frequentato personalmente, come Pierre Reverdy, Max Jacob o Jean Cocteau.
L’esposizione include, secondo quanto dichiarato dalla Maison: Dediche, archivi, fotografie, quadri, disegni, si mescolano con un vestiario di creazioni di moda che svelano, al pari di una biblioteca, il vocabolario estetico di Gabrielle Chanel, il suo gusto per il classicismo e per il barocco, l’amore per la Russia e per gli ori di Venezia. Oggetti d’arte provenienti dal suo appartamento parigino saranno esposti per la prima volta, insieme a gioielli e a profumi. In totale, circa 350 pezzi, da considerare come elementi che delineano il ritratto intimo di una creatrice, mostrata attraverso le sue letture, che ha saputo fare della propria vita una leggenda.
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