Cos’è la Brexit? Come funziona? Cosa voteranno gli inglesi? Molte domande sono in cerca di risposta in vista del referendum del 23 giugno.
Con il termine Brexit si indica l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea (Britain-Exit). Il referendum che è in programma il 23 giugno inviterà gli inglesi a decidere il loro futuro: “stay” or “leave”, il destino in due pratiche caselle (mica come i referendum italiani dove si vota si per abrogare e no per approvare). La probabile uscita, come annunciato dal terrore dilagante nei mercati europei, andrebbe a sancire la fine definitiva della travagliata love story tra la regina e la Madama Europa, senza che si fossero mai veramente amate. L’Inghilterra, entrò nell’Ue negli anni settanta, sotto la guida del primo ministro laburista Callaghan, solo dopo le dimissioni di De Gaulle in Francia, che durante i turbolenti anni ’60, si oppose con forza all’entrata del Regno Unito nella Comunità Europea perché troppo vicino agli Stati Uniti, secondo lui, non avrebbe permesso lo sviluppo dell’Europa delle nazioni. Nel 1975 si fece il primo referendum per decidere se rimanere o meno nella CE, e allora si decise di rimanere. Dell’Euro, neanche a parlarne.
Per conoscere il (lieto) fine di questa storia bisognerà aspettare ancora qualche tempo, intanto, a Padstow, in Cornovaglia, hanno già votato: il gemellaggio con la Gran Bretagna non si farà. Never.
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