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NBA: i Cleveland riaprono la partita, il Re si riprende la corona

La Gara 5 a San Francisco non incorona per la seconda volta i Golden State, ma rimette sulla testa di Lebron James la corona del Re. 

Sembrava un film dal finale già scritto, la festa aspettava solo il countdown di 48 minuti con le esplosioni di palloncini e carta glitterata; la squalifica inflitta a posteriori dopo la conclusione di gara 4 comminata a Draimond Green per la manata “birichina” ai gioielli di Lebron James sembrava la salsa giusta con cui condire un gustosissimo piatto! L’NBA punisce severamente i giocatori colpevoli di atti antisportivi, e il 23 di Golden State aveva dall’inizio delle Finals la spada di Damocle della diffida raggiunta per i Flagrant e i Technical Foul fischiati dall’inizio della stagione; la polemica feroce esplosa a San Francisco dove i giocatori di casa parlavano di un “Re” lamentoso, mentre da Cleveland Tyron Lue  veniva multato per dichiarazioni piccanti riguardo i mancati falli a favore del suo 23.

draymond greenL’inizio della partita dalla prima palla a 2 segue il copione previsto, Lebron James fischiato sonoramente dai tifosi ad ogni palla toccata; cartelloni campeggiano con la facciona piangente del Re definito lamentoso, scritte ai limiti del censurabile inneggiano al suo ritorno a Cleveland ancora sconfitto e disperato in finale (sarebbe stata la quinta sconfitta in 7 finali). La forza dei numeri è dalla parte dei Warriors, una sola sconfitta in casa in tutti i playoffs e solo 9 su 82 partite di regualar season, le maglie gialle presenti lo ricordano e lo strillano. La squadra di casa parte bene, il pubblico partecipa, Clay Thompson finalmente scintillante inizia a bombardare da 3 punti, sembra che i Golden State stiano preparando la tavola per la festa, sembra quasi che Draymond Green, a cui era inibita anche la presenza dentro la stadio, debba muoversi a minuti dallo stadio accanto dove è in attesa…Sembra…Sì. Lebron James e Kyrie Irving non vogliono che la festa inizi troppo presto e cercano di ribattere colpo su colpo alle triple con cui i Warriors cercano di sfiancare gli ospiti; il primo tempo termina 61 pari. Inizia il secondo tempo e il Re prende in mano lo scettro e inizia a fare il tiranno sui due lati del campo; Irving come il miglior Robin di sempre, aiuta il suo gigantesco Batman a fare disastri contro una squadra che si scioglie nel momento in cui si accorge che l’assenza di Green non potrà essere sostituita dalla sola forza del proprio pubblico. Il finale è di quelli atomici, Lebron James e Kyrie Irving raggiungono entrambi i 41 punti, che sono il record per un duetto in una finale NBA e i Cleveland Cavaliers si conquistano la possibilità di poter giocare un’altra partita, vincendo 112 a 97 e portando la serie sul 3 a 2.

L’infortunio occorso a Bogut all’inizio del terzo quarto probabilmente eliminerà l’australiano dalla serie ma Green tornerà più cattivo e grintoso che mai  per gara 6 a Cleveland giovedì sera. Sono 52 anni che Cleveland non vince sportivamente un titolo, e l’uomo di Akron non vuole più far aspettare la sua città

Photo Credits: Facebook.

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