Nuova sparatoria ad Oakland, negli Stati Uniti. La tragedia è avvenuta durante il funerale di un amico delle vittime recentemente scomparso.

Una nuova tragedia si è consumata negli Stati Uniti. I protagonisti di questa brutta storia sono gli abitanti di Oakland. Durante il funerale di un giovane ragazzo, un killer, di cui ancora non si conosce la vera identità ha aperto il fuoco, nel luogo dove si stava tenendo la cerimonia; una sparatoria che ha portato alla morte di una ragazza di 16 anni. Altre sei persone sono state ferite e si trovano ricoverate in ospedale. L’identità dell’attentatore e le sue motivazioni sono ancora sconosciute. La Polizia non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali sulle indagini in corso.

La sparatoria si è verificata appena tre giorni dopo la tragedia di Orlando, dove Omar Mateen ha  ucciso 49 persone e ne ha ferite almeno 53. Il killer 29enne di origini afgane ha fatto irruzione in un locale per omosessuali e ha sparato con un’arma da guerra; poi è stato ucciso dalla polizia. Nora Salman, moglie di Omar Mateen, lo accompagnò anche nei sopralluoghi davanti al locale e ad acquistare le armi, non informando le autorità, ora rischia di essere arrestata per complicità nella strage.

Sempre in questi giorni è diventata tristemente nota anche la cantante Christina Grimmie, morta al termine di un concerto a causa di una serie di colpi a lei indirizzati mentre firmava gli autografi ai fans. Ad oggi, anche nel suo caso,  non è chiaro il movente del killer (LEGGI ANCHE: TRAGEDIA AD ORLANDO: LA STAR VENTIDUENNE CHRISTINA GRIMMIE MUORE DOPO UN CONCERTO). Le numerose tragedie che si stanno verificando negli Stati Uniti stanno riaprendo il dibattito sulla pericolosità della detenzione di armi nel “Paese dei Balocchi”: il tema sicurezza diventerà fondamentale nel dibattito politico, tanto che, “se strumentalizzato a dovere”, potrebbe essere un consistente bacino di voti per i candidati Trump e Clinton alle presidenziali.

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