Da Piacenza a Hollywood, dalle vetrine al red carpet, tanti auguri Giorgio Armani, lo stilista che ha saputo fare della sua vita la gloria del made in Italy.

Giorgio Armani nasce a Piacenza l’11 luglio del 1934. Da giovanissimo inizia a lavorare per la Rinascente, fino a quando non compie 22 anni: nel 1965 viene assunto da Nino Cerruti per ridisegnare la moda del marchio Hitman. Il suo nome compare direttamente nell’universo della moda per la prima volta attraverso il marchio di abbigliamento in pelle Sicons. Nel 1974 nasce, infatti la linea Armani by Sicons, che lo convince definitivamente alla creazione di un marchio personale. Da quel momento la sua carriera appare costellata di successi: la sua prima collezione vede la luce nel 1975, anno in cui fonda l’azienda omonima. Nel 2000 il Guggenheim Museum di New York gli tributa una retrospettiva.

Attualmente si contano 57 boutique Giorgio Armani, 12 Armani Collezioni, 115 Emporio Armani, 66 A/X Armani Exchange, 10 Armani Jeans, 5 Armani Junior, 1 Giorgio Armani Accessori e 12 Armani Casa in 35 nazioni. Innegabilmente italiano, culturalmente cosmopolita, la sua moda subisce influenze culturali e stilistiche tra le più disparate: dal cinema in bianco e nero e le atmosfere dell’America degli anni venti e trenta, da cui prende i tagli nitidi e puliti e toni di colori freddi: il beige, il grigio e il greige, una nuova tonalità in bilico tra il grigio e il sabbia terroso, anche se è soprattutto il blu-Armani a contraddistinguere la sua produzione; alla cultura araba, che  ha una rilevanza fondamentale all’interno della sua produzione.

Giorgio Armani è un’artista a tutto tondo, un’imprenditore che ha saputo guardare al futuro ed innovare, in momento della moda in cui l’innovazione non era ancora sinonimo di talento.

Se piace a me, piace anche a te, ripete sempre Giorgio,che ha portato le donne in consiglio di amministrazione regalando loro un abito del potere come non se n’erano visti prima. Un’icona di stile e di fascino che ha vestito i vip di tutto il mondo, con la sua eleganza e la sua raffinatezza perché come lui stesso ha dichiarato: “Eleganza non significa essere notati ma essere ricordati”.

 

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