Dagli animali alla popolazione indigena, passando per le scorie radioattive e i vulcani in eruzione: ecco una lista delle isole dove è meglio non andare a passare le vacanze estive…

Nord Sentinel Island: è considerata l’isola più irraggiungibile e pericolosa al mondo, a causa dei suoi abitanti veramente poco ospitali. La leggenda vuole che chiunque si avvicini troppo all’isola, venga accolto da una pioggia di frecce. Nel 2006 due pescatori furono uccisi perché gli indigeni locali li avevano avvistati sulle loro spiagge, non andò meglio nemmeno nel 2004 quando la marina Indiana, (dopo lo tsunami) nel tentativo di calare loro del cibo e degli aiuti, fu cacciata da una pioggia di frecce. Si dice che su Sentinel Island abitino fra i 50 ed i 400 individui e probabilmente sono una delle pochissime civiltà a non aver avuto alcun contatto con il mondo moderno.

Miyake-jima: la caratteristica più preoccupante di questa terra è il vulcano attivo, il monte Oyama, che ha eruttato più volte nella storia recente. A partire dall’ultima esplosione, nel 2005, il vulcano ha costantemente emesso gas velenoso, costringendo i residenti a portare una maschera antigas ogni momento; quando poi i livelli di zolfo aumentano si accendono le sirene su tutta l’isola.

 

Ilha da Queimada:  si trova a largo della costa del Brasile ed è abitata da migliaia di vipere dorate, una varietà di serpenti molto velenosa. Per anni l’unico abitante umano è stato il guardiano del faro, ma ora la marina brasiliana ha vietato a tutti i civili di sostare sull’isola

 

 

Bikini Atoll: questo atollo è pericoloso per due motivi: le radiazioni e gli squali. Sul celebre sito dell’Unesco sono stati effettuati numerosi test nucleari e anche se le isole sono state dichiarate sicure gli abitanti originari si sono rifiutati di tornare. Inoltre la presenza degli squali ha praticamente eliminato la possibilità di pescare. L’unica forma di turismo viene dai sub che vi si recano per esplorarne i fondali.

 

 

Ramree Island: l’isola è famosa per un incidente che verificatosi durante la Seconda Guerra Mondiale: nel 1945, a seguito di combattimenti tra truppe britanniche e giapponesi, circa 400 soldati giapponesi furono costretti a fuggire nelle paludi che circondano l’isola, dove furono attaccati dai coccodrilli d’acqua salata. L’incidente è, secondo il Guinness dei primati, il più grande disastro causato da animali a danno degli uomini.

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