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Kim Jong Un, il leader del terrore e delle stranezze

L’ultima follia di Kim Jong Un: giustiziato il ministro dell’Istruzione Kim Yong-jin, responsabile del “crimine” di “mancanza di rispetto”.

Kim Jong Un, leader della Corea del Nord, ne ha combinata un’altra delle sue: la vittima questa volta sarebbe il ministro dell’Istruzione Kim Yong-jin, responsabile del crimine di “mancanza di rispetto” per essersi addormentato durante una sessione del Parlamento presieduta dal dittatore nordcoreano e sarebbe stato fucilato nel luglio scorso come “agitatore antirivoluzionario e antipartito”. No, non è uno scherzo.

Le notizie arrivano frammentarie e ufficiose, poiché da anni le scelte in materia di politica interna sono avvolte nel mistero. Tuttavia le scandalose news sulla dittatura di Kim Jong Un, quelle che riescono a trapelare, continuano a lasciare il mondo a bocca aperta. Nel 2013 si era diffusa la voce che il leader avesse imposto a tutti gli studenti universitari della Corea del Nord di scegliere fra non più di tre o quattro tipi di tagli di capelli, tutti ispirati alla sua chioma. Nel 2014 era stata la volta della sua ex fidanzata, la cantante Hyon Song-wol, giustiziata pubblicamente da un plotone di esecuzione, insieme ad altri 11 artisti, per aver registrato e messo in commercio un video porno. Tutte le notizie sono state smentite e, ancora, oggi, sono avvolte nel mistero, insieme alla data di nascita di Kim Jong Un (si suppone sia nato l’8 gennaio del 1983 o del 1984, ma al di fuori della sua stessa nazione, nessuno può stabilirlo con precisione).

Un esempio drammaticamente noto è legato all’esecuzione dello zio del leader e dei suoi ufficiali; il giornale di Hong Kong Wen Wei Po ha riportato nei dettagli il metodo particolarmente brutale: lo zio e i suoi cinque aiutanti sembra siano stati spogliati nudi e sbranati da 120 cani affamati. Sarà vero? Ormai le notizia vere e false si rincorrono confondendosi tra orrore e leggenda.

North Korean leader Kim Jong Un speaks during the first congress of the country's ruling Workers' Party in 36 years in Pyongyang

 

Photo Credits: Twitter

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