Wikileaks non perdona. E diffonde una conversazione di Hillary Clinton col Ceo di Goldman Sachs al quale lei riferisce del pianto di Silvio Berlusconi, dopo che erano state diffuse considerazioni riservate in cui Hillary sosteneva che “Silvio danneggia l’Italia”
Da oltreoceano rimbalza una conversazione “fuori microfono” durante una conferenza organizzata da Goldman Sachs nell’ottobre del 2013 ed emersa adesso tra le ultime e-mail diffuse da Wikileaks. “Ho sentito uomini adulti piangere. Letteralmente“, racconta Hillary Clinton al suo interlocutore. E poi una frase pronunciata con l’accento italiano: “Io sono amico degli Usa e tu dici quelle cose di me“. Il riferimento, anche la Clinton non pronuncia mai il nome di Silvio Berlusconi, sembra essere chiaro: colei che potrebbe fra meno di un mese diventare presidente degli Stati Uniti si riferiva all’ex Cavaliere “in lacrime”.
Alla conferenza della banca d’affari Goldman Sachs la ex segretario di Stato raccontò la reazione alle scuse che fu costretta a presentare a parecchi leader internazionali dopo la diffusione dei “cable” diplomatici da parte di Wikileaks nel 2010. In quelle “carte” emergevano anche le dichiarazioni sulla situazione italiana, fatta da Hillary: “Berlusconi danneggia l’Italia”. E il suo interlocutore le rispose ridendo: “Questo è un accento italiano. Quindi tu hai detto Silvio”.
Il riferimento a Berlusconi emerge dalla trascrizione relativa ad uno di quei discorsi che Hillary Clinton fece dopo la fine del mandato da segretario di Stato alle grandi banche e i cui testi l’aspirante presidente si è rifiutata di diffondere, punto questo su cui è stata più volte incalzata da Donald Trump. In particolare la conversazione in questione ebbe luogo il 29 ottobre del 2013 in Arizona con il Ceo di Goldman Sachs, Lloyd Blankfein, che la intervistava. La trascrizione era contenuta in una delle e-mail rubate al capo della campagna di Hillary Clinton John Podesta, che Wikileaks ha appena diffuso.
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