Dai fichi arrostiti con lo speck ai cannoli di granchio. E agli agnolotti con ripieno di patate dolci conditi con burro e salvia. Una cena indimenticabile.

È oggi 18 ottobre la cena di Stato in America dedicata all’Italia. Il super dinner, offerto dal presidente uscente degli Stati Uniti, Barack Obama, vedrà protagonista il premier italiano Matteo Renzi, oltre a una seri di personaggi e vip chiamati a rappresentare le eccellenze del nostro Paese. Fra questi Roberto Benigni e sua moglie Nicoletta Braschi, il regista Paolo Sorrentino, la campionessa paralimpica Bebe Vio, lo stilista Giorgio Armani, il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone.

Ma ecco cosa prevede il menu, deciso dallo chef italo-americano Mario Batali e da quello della Casa Bianca, Cris Comerford, e preparato anche grazie alle verdure dell’orto di Michelle Obama. Secondo quanto riporta Il Giornale, fa gli antipasti troviamo Hamachi agrodolci, i fichi arrostiti con lo speck e i cannoli di granchio. Come primo, agnolotti con ripieno di patate dolci conditi con burro e salvia. A seguire un’insalata con zucca e formaggio pecorino. Il secondo prevede braciole di manzo con cremolata di rafano e cime di rapa. Infine i dessert: crostata di mele e caramello al timo, tiramisù e dolci mignon con decorazioni autunnali.

Ogni pietanza sarà bagnata da un vino scelto ad hoc: si parte con un Palmina Vermentino, si prosegue con un Sangiovese Villa Ragazzi “Napa” e infine con il Ridge Vineyards Zinfandel “Easy Bench” del 2014. Il cerimoniale della Casa Bianca presta grande cura nella preparazione dei tavoli, apparecchiati con tovaglie damascate, piatti dipinti a mano e posate dorate. La cena si svolge in un tendone attrezzato vicino al South Lawn della Casa Bianca, con decorazioni che ricordano l’influenza della cultura italiana negli Stati Uniti. A concludere il ricevimento un concerto della cantante Gwen Stefani, tre volte Grammy Award. Prima della cena, invece, Renzi e signora visiteranno l’orto della Casa Bianca voluto dalla first lady.

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