Rosa Parks è stata un’attivista statunitense simbolo del movimento per i diritti civili, nota per aver rifiutato di cedere il posto su un autobus.

Il 1 dicembre 1955 a Montgomery, in Alabama, il freddo è tagliente. Una donna aspetta pazientemente alla fermata dell’autobus dopo una lunga giornata di lavoro, il mezzo si ferma e lei sale. Nella vettura, non trovando altri posti liberi, occupa il primo dietro della fila riservata ai  bianchi, nel settore dei posti comuni. Dopo tre fermate, l’autista le chiede di alzarsi e spostarsi in fondo all’automezzo per cedere il posto ad un passeggero bianco salito dopo di lei. Rosa, mantenendo un atteggiamento calmo, sommesso e dignitoso, rifiuta di muoversi e di lasciare il suo posto. Il conducente ferma l’autobus e chiama due agenti di polizia per risolvere la questione: Rosa Parks viene arrestata e incarcerata per condotta impropria e per aver violato le norme cittadine che obbligano le persone di colore a cedere il proprio posto ai bianchi nel settore comune, quando in quello a loro riservato non ve n’erano più di disponibili. Da allora è conosciuta come The Mother of the Civil Rights Movement.

Rosa Parks è stata definita dal Times, nel 1999, come una delle 20 figure influenti del 20esimo secolo e nel 2002 è stata inserita nella lista dei 100 afroamericani più importanti di Molefi Kete Asante. Scomparsa nel 2005 a 92 anni, Rosa Parks ha influenzato il mondo e anche l’universo culturale, ispirando la canzone Blackbird dei Beatles, Sister Rosa della band Neville Brothers e la più recente Rosa Parks della band italiana Corimè.

Oggi Rosa Parks è un simbolo: per tutte le donne che combattono una loro battaglia, per tutte le donne che si rivoltano di fronte all’ingiustizia, per tutte le donne coraggiose e forti che credono in un ideale. Oggi Rosa Parks è un esempio, un modello, una missione.

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