A 85 anni dalla sua nascita ricordiamo l’attrice dai magnifici occhi viola, Elizabeth Taylor, considerata l’ultima grande diva dell’era d’oro di Hollywood per le sue doti recitative e per la sua singolare bellezza.
Elizabeth Rosemond Taylor, nota come Liz Taylor, nacque a Hampstead, Londra, seconda figlia dello storico Francis Lenn Taylor e di Sara Viola Warmbrondt, due statunitensi residenti in Gran Bretagna. Suo padre commerciava arte e sua madre era un’ex-attrice famosa, ritiratasi dalle scene quando si sposò nel 1926. Vincitrice di due Oscar, per i film Venere in visone e Chi ha paura di Virginia Woolf?, non ebbe né modo né tempo di vivere la propria giovinezza, forse per via di una madre che la costringeva a concentrarsi sul lavoro, insegnandole a piangere a comando. A 19 anni, nonostante la giovane età, era sensuale e languida come una donna adulta nel film Un posto al sole, mentre seduceva Montgomery Clift nei panni dell’annoiata e benestante Angela Vickers. È sempre stata disinibita al punto giusto, tanto da aver avuto un ruolo chiave nella rivoluzione sessuale degli anni Sessanta. Fu una delle prime attrici a posare quasi nuda per Playboy. Ma dietro quel volto dolce e seducente si nascondeva la fragilità di una donna. 100 il numero dei suoi ricoveri in ospedale: cagionevole di salute ha anche combattuto il cancro. A spegnere la sua vita fu un attacco di cuore, nel 23 marzo 2011, all’età di 79 anni, dopo essere stata costretta su una sedia a rotelle per diverso tempo.
In amore non è mai stata fortuna: sposatasi e divorziatasi 8 volte. Litz ha avuto tre figli: un figlio dal matrimonio con Michael Wilding, una figlia con Mike Todd ed una figlia adottata con Richard Burton, le cui pratiche per l’adozione cominciarono con il marito Eddie Fisher. Elizabeth divenne suocera per la prima volta a 38 anni, e nonna a 39. Al momento della morte aveva dieci nipoti e quattro pronipoti. Una donna probabilmente fragile, ma non per questo poco determinata, come si dimostrò quando se ne infischiò dell’accordo informale che suo marito Mike Todd, morto in un incidente aereo, aveva fatto con la MGM e che prevedeva che il film con Paul Newman avrebbe segnato la sua ultima apparizione sul grande schermo.
Una buona amica per gli uomini: come per Montgomery Clift, che soccorse subito dopo l’incidente che lo sfigurò. Per Rock Hudson, la cui morte la spinse a creare l’American Foundation for AIDS Research. Per Michael Jackson, che le mise a disposizione il ranch Neverland per il suo ottavo matrimonio. Con le donne, forse, l’attrice non era altrettanto premurosa e magnanima: in molti ricordano di quando portò via all’amica Debbie Reynolds il marito Eddie Fisher, abbandonato nel ’63 per Richard Burton, alias il Marco Antonio di Cleopatra, kolossal della storia del cinema. Quel set segnò l’inizio di una passione travolgente e profondissima, attraverata da litigi e riconciliazioni, divenuta un proficuo sodalizio artistico: 9 i film di successo insieme. Nel 2013 la stella di Litz sulla Walk of Fame di Hollywood, si trova vicino a quella del suo passionale e travolgente Burton, insieme oltre la vita.
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