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Solstizio d’estate 2017: data e significato

Salutiamo la primavera e diamo il benvenuto alla stagione più calda con il solstizio d’estate 2017: quando e come arriva il giorno più lungo dell’anno.

Ormai tutti avranno fatto il cambio di stagione: via gli abiti pesanti e ben tornati vestitini e gonne svolazzanti. Eppure il “cambio di stagione”, in senso letterale, non è ancora arrivato. Per dare il benvenuto ufficiale alla stagione più calda dell’anno dovremo aspettare il 21 giugno, alle 06:24 del nostro fuso orario. In questo preciso momento, infatti, il Sole raggiungerà il punto più lontano dall’equatore celeste. Ma cosa significa? Domanda lecita: “Solstizio” deriva proprio dal latino “solstitium”, composto da “sol” (Sole) e –sistere (fermarsi). Per capire meglio questo fenomeno occorre prima specificare che il nostro pianeta è diviso in due emisferi: quello australe o emisfero meridionale, che si trova a sud dell’equatore terreste (comprende, ad esempio, Africa meridionale, Oceania, Antartide), e quello boreale o emisfero settentrionale, che si trova a nord dell’equatore (comprende, ad esempio, Asia, Africa settentrionale, Europa).

In linea di massima il fenomeno del solstizio determina che quando dai noi (emisfero boreale) si “festeggerà” il solstizio d’estate, nell’emisfero australe avrà invece luogo il solstizio d’inverno e l’inizio della stagione più fredda. E viceversa. Questo avviene perché l’asse terrestre non è dritto, bensì inclinato di circa 23° rispetto alla perpendicolare al piano dell’ellittica: quando nell’emisfero boreale l’asse è più inclinato verso il sole, i raggi colpiscono direttamente la linea di latitudine tropicale (Tropico del Cancro). In questo modo il Sole sarà nel cielo per un periodo di tempo più lungo; quest’anno “il giorno” (la luce) durerà all’incirca 16 ore. Questa situazione si inverte il 21 dicembre, quando nell’emisfero boreale vivremo il giorno più breve, mentre in quello australe celebreranno il solstizio d’estate con il giorno più lungo dell’anno.

Un avvenimento di fondamentale importanza sin dall’antichità: il determinarsi della giornata più lunga e soleggiata dell’anno simboleggiava, per le popolazioni antiche, l’inizio di un periodo di fertilità, benessere e ricchezza. Questa credenza derivava, appunto, dall’abbondanza dei raccolti nella stagione estiva, che proprio in questo periodo raggiungeva il suo apice.

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