Una ragazza pubblica un annuncio su Facebook in cui mette in vendita il figlio nascituro con ecografia e chiede una base d’asta di partenza di diecimila euro. 

Una ragazza di 28 anni ha scritto un post su Facebook in cui ha annunciato la volontà di vendere il figlio e ha pubblicato un’ecografia del nascituro a soli 5 mesi di gravidanza. L’annuncio shock è stato pubblicato su una pagina del noto social network di Compro e vendo tutto e subito dopo è stata avviata l’indagine. Sul gruppo ha scritto: “Buonasera a tutti, non sono qui per farmi giudicare, quindi cerchiamo di essere ragionevoli e di tenervi le offese per voi. Gravidanza al quinto mese, procede tutto in modo perfetto, questa è l’ecografia fatta due giorni fa. Ho scoperto tardi di essere incinta, altrimenti non l’avrei tenuta, per cui vendo al migliore offerente, il termine è per il 10 agosto. Ovviamente cerco famiglia che se ne sappia occupare, vorrei che la bambina crescesse con tanto amore. Tenetevi per voi i giudizi, ho solo 19 anni e non me la sento, dopo tutta la fatica a portare avanti la gravidanza, regalarla mi sembra ingiusto. Sarà ceduta al miglior offerente”. La base d’asta per poter comprare il figlio partiva da 10mila euro.

La donna è residente a Milano e non è incinta. Ad averla identificata è stata la Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catania, che ha denunciato l’autrice del messaggio fake. La ventottenne indagata è sposata e lavora in un esercizio commerciale e ha ammesso di essere stata lei ad aver pubblicato l’annuncio troll, ossia tutti messaggi provocatori, che hanno il fine di creare disturbo e fomentare gli utenti. La donna ha spiegato che: “Era solo una provocazione” e per quanto riguarda l’ecografia ha detto: “L’ho presa da un gruppo di mamme su Facebook”. La ragazza ha deciso di pubblicare l’annuncio insieme alla foto su Facebook solo per attirare l’attenzione.

La polizia postale ha poi invitato tutti gli utenti di non rispondere ai messaggi di fake, di ignorare le provocazioni e segnalare i contenuti che potrebbero configurare reati perseguibili d’ufficio o imminenti pericoli. La polizia ha inoltre spiegato che cosa sia questo messaggio fake: “Un troll, termine che deriva dalla mitologia scandinava, nel gergo di internet è un soggetto che interagisce con altri nell’ambito degli spazi virtuali, pubblicando scritti possibilmente falsi, diffamatori, molesti, fortemente provocatori, al fine di attirare l’attenzione, fomentare le discussioni e di disturbare”.

 

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