Il Tribunale di Bologna ha riesaminato il caso di una ragazza, che sarebbe stata stuprata da due ragazzi e hanno depositato le motivazioni della sentenza di scarcerazione.
Una vicenda che ha destato scalpore tra i concittadini di Ravenna, quando la notte tra il 5 e il 6 ottobre una ragazza di diciotto anni sarebbe stata stuprata da un rumeno ventiseienne; mentre l’amico ventisettenne senegalese riprendeva il momento. Nella giornata del 5 dicembre, a distanze di due mesi dall’accaduto, il Tribunale della Libertà di Bologna ha depositato le carte in cui vengono spiegate le ragioni, che hanno portato alla decisione di cancellare le istanze di carcerazione, lo scorso 9 novembre. Per i giudici bolognesi non vi è stato alcuno stupro, perché dopo aver riesaminato tutte le prove e i tre video girati dal senegalese: “Pur avendo bevuto molto, la ragazza era pienamente in grado di esprimere un valido consenso al rapporto sessuale e lo ha espresso“. Il Tribunale di Bologna ha cosi ribaltato l’analisi della vicenda, compiuta da due gip differenti, che avevano inquadrato l’accaduto allo stesso modo: “La violenza sessuale di una giovane talmente ubriaca da non riuscire a reagire”.
È proprio questo il punto che è stato totalmente ribaltato dai giudici bolognesi, che hanno riesaminato e riscritto daccapo tutta la vicenda. La ragazza aveva partecipato ad una festa in locale del centro di Ravenna, dove aveva bevuto cinque bicchieri di vino e altri tre drink alcolici. Ad un certo punto, la diciottenne va via dal locale e sale in macchina insieme al rumeno e al senegalese, che l’hanno portata a casa, le hanno fatto una doccia e poi vi è stato il rapporto sessuale, che è stato filmato dal ragazzo senegalese insieme ad altri due momenti. Secondo i giudici, la vicenda ha un esito differente proprio per i tre video: “Emerge che la ragazza non è affatto incosciente, si muove e in particolare appoggia un braccio intorno alle spalle del romeno. Gli mette una mano sul viso e sulla nuca. Appoggia l’altro braccio sul petto. Gli tira l’elastico delle mutande e tiene la mano sul viso di lui in una sorta di carezza”.
I giudici bolognesi hanno specificato, che l’arco temporale dall’uscita del locale fino a dopo il rapporto sessuale è di alcune ore. I due ragazzi portano via dalla festa in spalle la diciottenne all’una e trenta, mentre raggiungevano l’appartamento, la ragazza in auto vomita. Il primo video è delle 02.01 e riprende il momento in cui la ragazza è sotto la doccia in intimo, quasi incosciente, mentre i due la lavano. Dopodiché la ragazza si addormenta e alle 04.05 manda un messaggio alla madre. Subito dopo, tra le 4.22 e le 4.35 si consuma il rapporto sessuale e una volta conclusosi, intorno alle 5 esce in strada con i ragazzi e insieme puliscono l’auto. Proprio questi comportamenti, per i giudici bolognesi non conciliano con il risultato dell’analisi dei due gip del Tribunale di Ravenna, che sostenevano: “Uno stato di coma etilico o di completa incapacità ad agire“; per il Tribunale di Bologna: “Tra la fase acuta dell’ubriachezza e il rapporto sessuale, trascorre un arco di tempo di tre ore circa, al termine del quale lei compie comportamenti idonei a farla ritenere in sé”.
Photo Credits Facebook