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Catherine Deneuve sotto attacco dopo le affermazioni sulla “libertà di importunare”, chiede scusa

“Lo stupro è un crimine. Ma tentare di sedurre qualcuno, anche in maniera insistente o maldestra, non è un reato, né la galanteria è un’aggressione del maschio”, queste le dichiarazioni che hanno fatto scoppiare la polemica intorno all’attrice francese Catherine Deneuve. Scesa in campo per dire “no a un femminismo che manifesta odio nei confronti degli uomini” dopo la pioggia di critiche ricevute, l’attrice ha chiesto scusa alle vittime di molestie sessuali.

Catherine Deneuve dopo aver firmato la lettera pubblicata su Le Monde in cui difendeva la “libertà di sedurre e importunare”, concentrata sulla netta e chiara distinzione fra la “violenza sessuale”, che è “un crimine”, e il “rimorchio” che “non è neppure un reato”, torna sotto i riflettori per chiedere scusa alle vittime di violenze sessuali che si sono sentite offese dalle parole dell’attrice. “Sono libera e lo resterò” così l’attrice manda una lettera aperta, pubblicata in prima pagina su Libération, dove afferma di non essersi mai pentita di aver sottoscritto il testo pubblicato sul giornale Le Monde in cui si criticava anche la campagna #MeToo seguita allo scandalo Weinstein. “Abbraccio fraternamente tutte le vittime di atti odiosi che hanno potuto sentirsi aggredite da questo forum pubblicato su Le Monde, è a loro e a loro soltanto che porgo le mie scuse“, ha scritto Catherine Deneuve nella sua lettera in cui ribadisce che non c’era nessuna intenzione di appoggiare o tanto meno giustificare le molestie sessuali e gli abusi perchè altrimenti, quella lettera, non l’avrebbe mai firmata.

Ma l’adesione dell’attrice francese all’appello “in difesa” della “libertà degli uomini di importunare” è stata attaccata da molte personalità del mondo dello spettacolo. Su Twitter, prima tra tutte, Asia Argento ha scritto riguardo la Deneuve che “Lei e le altre firmatarie dicono al mondo come la loro misoginia interiorizzata le abbia lobotomizzate sino al punto di non ritorno”. Nei giorni scorsi, anche Steven Spielberg aveva criticato il pensiero espresso dall’attrice francese. “Mi dispiace ma non vedo il movimento #MeToo come una caccia alle streghe, ma come un imperativo“, aveva dichiarato il regista premio Oscar.

Ma l’attrice 74enne non ha ricevuto solo critiche nei giorni successivi alla pubblicazione dell’articolo che ha fatto il giro delle testate internazionali. Catherine ha ricevuto anche il sostegno di molte personalità con cui probabilmente però non ha molto in comune. In Italia, Silvio Berlusconi ha elogiato il coraggio e le dichiarazioni della Deneuve che però ha risposto dicendo: “Vorrei dire ai conservatori, razzisti, tradizionalisti di ogni bordo che hanno trovato strategico darmi il loro sostegno, che non sono sciocca. Non avranno la mia gratitudine né la mia amicizia, anzi”.

Photo credits Facebook

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