Dopo la seconda promessa di matrimonio infranta, la 38enne siciliana Anna lasciata per la seconda volta sull’altare decide così di vendicarsi e, vestita di nero come Catwoman, da appuntamento all’uomo per vendicarsi e picchiarlo.
Succede a Reggio Emilia dove la 38enne Anna e il suo futuro “non” marito 30enne, avevano deciso di riprovarci per la seconda volta. “Doveva sposarmi, ma non si è presentato in Comune per la firma delle pratiche. Ed è la seconda promessa di matrimonio infranta in sei anni che stiamo insieme. Non ci ho più visto e l’ho riempito di botte davanti a tutti” racconta disperata la protagonista della triste vicenda.
Ma non finisce qui, la donna durante l’intervista è entrata nei dettagli della prima volta che il suo compagno ha deciso di lasciarla prima del matrimonio: “Quattro anni fa si era presentato con tanto di anello. Poi dopo due mesi ci ha ripensato. Avevo annullato tutte le prenotazioni, dal ristorante alla chiesa. Alla fine lo avevo perdonato. E poco tempo fa si era nuovamente fatto avanti. Stavolta sembrava tutto certo, fino a quando non è arrivato in Municipio per le firme del caso. Avevamo fissato la data delle nozze al 24 febbraio, avevamo già comprato gli abiti, le bomboniere e prenotato il ristorante. Mi sono messa a piangere. L’ennesima mazzata dopo tante che ho avuto nella vita, tra problemi di salute e familiari. Ho un carattere vulcanico e così ho deciso di affrontarlo”. È proprio a questo punto che la donna, dopo avergli dato appuntamento in un centro commerciale, vestita tutta di nero e agguerrita come Catwoman, ha incontrato il fidanzato che ha iniziato a picchiare davanti a tutti.
“Gli ho urlato di darmi chiavi e soldi per pagare tutto ciò che avevo anticipato io per le nozze. Poi l’ho preso per il cappuccio e gli ho dato pugni e calci fino a farlo scappare. E gli è andata bene, perché se succedeva al Sud, me lo tenevano fermo. Qui a Reggio invece al massimo si sono complimentati e tanti mi hanno detto che dovevo dargliene di più“. Da non crederci ma a quanto pare che esiste davvero la gamofobia, ovvero la paura incontrollabile ed irrazionale del matrimonio. Un’ansia talmente opprimente che fa sì che, in procinto della data fissata, ce la si dia a gambe levate.