Una sfilata particolare quella di Thane che ha avuto come protagoniste donne sopravvissute agli attacchi all’acido. Nella periferia di Mumbai, in India, le donne, aiutate dalla ONG Acid Survivors & Women Welfare Foundation (ASWWF), hanno sfilato per attirare l’attenzione e creare consapevolezza su questo crimine.

Una sfilata particolare, quella di Thane, che ha avuto come protagoniste donne sopravvissute agli attacchi all’acido. Nella periferia di Mumbai, in India, le donne, aiutate dalla ONG Acid Survivors & Women Welfare Foundation (ASWWF), hanno sfilato per attirare l’attenzione e creare consapevolezza su questo crimine molto diffuso in quelle zone. Una sfilata che nasce con l’intento di bloccare la vendita di acidi che hanno contribuito agli attacchi subiti da donne innocenti.

Intitolata “Stop Acid Sale” una sfilata di sensibilizzazione per dimostrare la forza delle donne che sono sopravvissute agli attacchi all’acido. Mamme, figlie, compagne, fidanzate, hanno sfilato in abiti indiani nei toni del verde, rosa e pesca. Le facce sfregiate dall’acido erano 11: donne di uno stesso gruppo senza scopo di lucro che si sono fatte fotografare e hanno raccontato le loro storie.

Laxmi attaccata nel 2005 all’età di 15 anni, da un uomo di 32 anni, solo per aver respinto la sua proposta di matrimonio ha dichiarato: “Ho messo da parte gli stereotipi di bellezza di cui la società parla, e sono andata avanti nella vita”. Il loro motto è: “Non vogliamo rispetto, vogliamo l’uguaglianza“. Poche le vittime che raccontano a cuore aperto gli attacchi subiti dai loro compagni, per paura di rappresaglie da parte di coloro che le hanno sfregiate. “Quello che gli altri pensano di noi non ha rilevanza, ciò che pensiamo di noi stessi è solo ciò che conta“, ha detto Deepmala Tiwary un’altra delle vittime sopravvissute agli attacchi.

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