Cracco e il maxi scontrino per spremute d’arancia e acqua: bufera social
Un presunto scontrino del Cracco Cafè Felix in Galleria Vittorio Emanuele a Milano sta facendo il giro del web per i prezzi considerati troppo alti per spremute d’arancia e acqua. Tante le critiche al noto chef televisivo, ma c’è anche chi critica il cliente. Nei mesi scorsi, il ristorante di Carlo Cracco era già finito al centro delle critiche per la pizza gourmet, proposta al prezzo di 16 euro e da alcuni considerata un vero e proprio affronto alla tradizione napoletana.
Sui social network è diventata virale la foto di un presunto scontrino del Cracco Cafè Felix in Galleria Vittorio Emanuele a Milano. Per tre spremute d’arancia e due bottigliette d’acqua da 0,75 litri, il conto recita 41 euro di spesa complessiva.
Sui social network sono tante le critiche al prezzo considerato eccessivo rispetto a quanto ordinato, ma tanti sono anche i commenti degli utenti che si schierano contro il cliente, ‘colpevole’ di aver scelto una location esclusiva per il suo break e di non voler accettare di dover pagare, oltre ai prodotti acquistati, anche il brand e la location stessa.
Il ristorante di Carlo Cracco in Galleria Vittorio Emanuele a Milano, inaugurato a febbraio 2018, era già finito al centro delle critiche nei mesi scorsi per la sua pizza gourmet, proposta al prezzo di 16 euro ma da alcuni considerata un affronto alla vera e classica pizza napoletana. Sotto attacco, alla luce di alcune foto pubblicate dai clienti e divenute rapidamente virali suo social network, l’impasto della pizza (più scuro e grumoso di quello tradizionale), la mozzarella di bufala cruda e l’assenza di basilico. Successivamente alle critiche ricevute, nuove foto provenienti dal ristorante dello chef televisivo avevano mostrato una pizza diversa da quella proposta inizialmente, con impasto più chiaro e meno grumoso, mozzarella di bufala non più cruda e l’aggiunta del basilico (ingrediente classico della tradizione napoletana).
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