Al Met Gala 2019, l’evento più fashion ed eccentrico dell’anno, organizzato da Anna Wintour con il Metropolitan Museum of Art Costume Institute il tema sarà ‘Camp: Notes on Fashion’. Il termine ‘camp’ “si riferisce all’uso deliberato, consapevole e sofisticato del kitsch nell’arte, nell’abbigliamento e negli atteggiamenti”. Il Met Gala sarà sponsored by Alessandro Michele , vale a dire il designer che più di tutti, e con più prestigio di tutti, ha saputo riportare il gusto dell’eccesso ai fasti meravigliosi del suo passato decadentista. D’altronde chi meglio del direttore creativo di Gucci, per poter collaborare con il tema della manifestazione più prestigiosa del fashion system.
Il significato di Camp, come spiega il New York Times, deriva dal saggio del 1964 di Susan Sontag che parla dell’amore per il ‘non naturale, per l’artificio e l’esagerazione’. Per Alessandro Michele la definizione data più di 50 anni fa da Susan Sontag “esprime perfettamente quello che il camp significa per me: l’unica abilità di combinare l’arte con la cultura pop”. “Stiamo attraversando un momento molto ‘Camp’. Mi sembrava molto importante per il progresso culturale guardare a ciò che viene spesso liquidato come ‘frivolo’, ma che in realtà può essere uno strumento politico molto potente”, ha spiegato alla testa statunitense Andrew Bolton, curatore del Costume Institute.
Le esposizioni dei grandi designer
Nella mostra al Metropolitan Museum dal 9 maggio all’8 settembre prossimo il camp sarà il protagonista assoluto. Verranno esposti 175 pezzi e oggetti tra moda uomo e moda donna, sculture, quadri che abbracceranno dal 17esimo secolo ad oggi. Non mancheranno i riferimenti e le variazioni sul tema OPS che spiegheranno l’aderenza della definizione di Camp al mondo delle sottoculture Queer a partire dall’800. Saranno inoltre presenti creazioni di Thom Browne, Demna Gvasalia, Marc Jacobs, Jean Paul Gaultier, John Galliano, Stephen Jones. E anche pezzi di Thierry Mugler, Rudi Gernreich, dell’indimenticato Franco Moschino, Miuccia Prada, Elsa Schiaparelli, Viktor & Rolf, Vivienne Westwood, Gianni e Donatella Versace. E di Dapper Dan, grande ispirazione e celebrazione di Alessandro Michele.
I tre co-chair: Lady Gaga, Serena Williams e Harry Styles
Al timone del grande evento, quest’anno, ci saranno Lady Gaga, Serena Williams e Harry Styles. Di sicuro la scelta dei tre co-chair è in linea con questa idea: Lady Gaga è una icona capace di stupire con look eccentrici e uno stile che sa combinare estetica elevata e cultura pop. Harry Styles è il volto dell’ultima campagna di Gucci ed è il simbolo della Generazione Z, quella cioè capace più di ogni altra di restituire un’interpretazione moderna del concetto di camp. Infine Serena Williams, la campionessa di tennis più amata dagli americani. Il Met Gala 2019 si terrà il prossimo 6 maggio. E noi non vediamo l’ora di scoprire fin dove si spingerà la creatività e fastosità dei più grandi fashion designer del pianeta.