L’arte contemporanea per Roma
Recentemente, a Roma, sono stati presentati due progetti legati all’arte contemporanea che hanno fatto parlare per rilevanza e maestosità. In entrambi i casi sono coinvolte catene alberghiere di lusso e una galleria di fama: Continua, con sede a San Gimignano e all’estero. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta…
Anche la capitale – come Parigi – avrà la sua installazione permanente firmata da Daniel Buren. Il celebre artista francese ha infatti accettato l’invito di Salvatore Leggiero, titolare dell’omonima Real Estate, a reinventare la facciata “cieca” di Palazzo De Angelis che sorge in Via delle Muratte e che probabilmente per l’estate 2019 verrà trasformato in un boutique hotel della Iberostar. Un gioco di geometrie, luci e colori si svilupperà su una superficie di quasi 370 metri quadri per un progetto monumentale capace di instaurare un dialogo ben calibrato tra arte antica e contemporanea. La scelta è caduta su Daniel Buren in quanto straordinario interprete del connubio tra arte e architettura, oggi più che mai da concepire come strumento attivo per l’esaltazione dell’identità urbana. Un’opera di grande suggestione – realizzata in collaborazione con galleria Continua e grazie alla supervisione scientifica di Nomas Foundation – che apporterà una nota di prestigio alla capitale, oltre ad una valorizzazione del palazzo e della zona.
Il giorno successivo è stato invece il turno del St. Regis Hotel di Roma che con due spettacolari eventi ha inaugurato una nuova era, frutto di una ristrutturazione da 40 milioni di euro. Casting Light on a New Era è infatti il claim dell’albergo, nato centoventicinque anni fa e da sempre considerato un punto di riferimento per la buona società internazionale. Per rivedere il “make-up” della struttura, la Marriott International si è affidata a Pierre-Yves Rochon, mentre con Galleria Continua è stata aperta una partnership costruita insieme a Garage Italia, Larusmiani e Giada Curti. Infatti, a partire da questo mese l’hotel sarà teatro di una serie di esposizioni, con cadenza semestrale, delle opere degli artisti rappresentati dalla galleria toscana. A inaugurare il calendario è stato Loris Cecchini, protagonista con l’installazione di 4 opere dislocate nelle aree comuni dell’hotel, in modo da poter essere godute ed apprezzate da tutti gli ospiti dell’albergo, in mostra fino al 3 Marzo 2019. Coloro che avranno modo di passare per Via Vittorio Emanuele Orlando rimarranno senza dubbio sorpresi dal vedere delle bolle di sapone fuoriuscire da alcune finestre delle camere dell’ex Grand Hotel. Un’opera site-specific (Blaublobbing) realizzata dall’artista milanese, esattamente come i moduli in acciaio (Waterbones) o i Wall Wave Vibration che trasformano lo spazio interno in qualcosa di davvero unico e originale. E poi tante altre opere da scoprire varcando la soglia di un albergo disposto ad accogliere viaggiatori e cittadini sofisticati appassionati d’arte.