Tre grandi mostre a Milano e una fiera a Miami per un mese all’insegna della cultura. Tra panettoni, tortellini e regali natalizi, a dicembre c’è sempre tempo per assistere ad alcuni eventi legati all’arte che contribuiranno a tramutare il grigio dell’inverno in colori vivaci…almeno nell’animo! Ecco cosa vedere…

Courtesy Art Basel

ART BASEL MIAMI

A portare l’azzurro del mare è senza dubbio Art Basel Miami, la fiera internazionale d’arte contemporanea che anche quest’anno si terrà al Convention Center dal 6 al 9 dicembre. Un appuntamento da non perdere per tutti coloro che preferiscono visitare stand e musei coccolati da temperature calde. E allora non scordatevi di mettere in valigia una crema solare, la quale potrebbe tornare utile in un momento di relax in spiaggia ritagliato tra un video di Zina Saro-Wiwa e un’installazione di Paola Pivi. I collezionisti avranno certamente l’imbarazzo della scelta curiosando tra le 268 gallerie di fama mondiale che partecipano all’edizione 2018 della fiera, tra le quali 29 hanno aderito per la prima volta. Tra le “big” internazionali compaiono Hauser&Wirth, Sadie Coles, Marian Goodman e Lisson, invece tra le gallerie che rappresenteranno l’Italia ci limitiamo a nominare Magazzino, Massimo De Carlo, Lia Rumma e Kaufmann Repetto. Non ci resta che augurare buon viaggio a tutti coloro che spiccheranno il volo per la Florida!

Foto Paolo Poce

BANSKY AL MUDEC DI MILANO

Tra gli eventi imperdibili a dicembre, non poteva certo mancare la star del momento: Bansky, il cui colore distintivo potrebbe essere identificato nel rosso, in quanto assai ricorrente nelle sue opere di street art. All’artista più ricercato e misterioso di oggi è infatti dedicata una mostra intitolata A visual protest. The art of Bansky, a cura di Gianni Mercurio, visibile fino al 14 aprile al MUDEC di Milano. A renderla così speciale, il fatto che si tratti della prima monografica organizzata in un museo pubblico italiano; tuttavia, rimane pur sempre una mostra non autorizzata dall’artista – come tutte quelle a lui dedicate prima d’ora – in quanto Banksy continua a difendere il proprio anonimato e la propria indipendenza dal sistema. In esposizione 80 lavori tra dipinti, prints numerati (edizioni limitate ad opera del writer inglese) corredati di oggetti, fotografie e video, oltre a una sessantina circa di vinili e cd musicali da lui disegnati, più 40 memorabilia che raccontano il suo pensiero.

Mario Merz, “Igloos”, veduta della mostra, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2018. Courtesy Pirelli HangarBicocca, Milano Foto: Renato Ghiazza © Mario Merz, by SIAE 2018

GLI IGLOO DI MARIO MERZ ALL’HANGAR BICOCCA 

Passiamo a tinte più fredde e ci soffermiamo sul blu che spesso attraversa i famosi igloo di Mario Merz (1925 – 2003) sottoforma di neon. Oltre 30 esemplari delle opere più iconiche dell’artista milanese sono infatti oggetto di una mostra al Pirelli HangarBicocca di Milano che sin dal giorno dell’apertura continua a far parlare di sé per il forte impatto visivo delle opere. Igloos – a cura di Vicente Todolì e in collaborazione con la Fondazione Merz di Torino – offre l’occasione per osservare lavori storici e di portata innovativa provenienti da numerose collezioni private e museali internazionali – tra cui la Tate di Londra ed il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid – raccolti ed esposti per la prima volta in Italia. L’esponente dell’Arte Povera era solito insistere su questa particolare forma abitativa, poiché in grado di richiamare le origini delle strutture domestiche. Inoltre, l’artista è sempre stato attratto dagli igloo in quanto li ha sempre concepiti come elementi metaforici utili ad indagare le relazioni esistenti tra esterno e interno, tra spazio fisico e spazio concettuale, tra individualità e collettività. C’è tempo per visitarla fino al 24 febbraio.

Carlo Carrà
I Nuotatori, 1932
Oil on canvas, cm 63,5 x 108,5
Augusto e Francesca Giovanardi Collection

CARLO CARRA A PALAZZO REALE

Infine, la nostra scelta ricade sulla personale dedicata a Carlo Carrà (1881 – 1966) in quanto artista di straordinario valore, ultimamente forse un po’ adombrato dal lavoro di altri artisti della stessa generazione. Parlando di Carrà il colore che giunge alla mente è il giallo, colore della luce, del sole e di quel movimento tanto ricercato nella sua fase futurista. Fino al 3 febbraio, Palazzo Reale di Milano rende omaggio al grande pittore del Novecento con un’ampia rassegna antologica su Carrà che vede riunite circa 130 opere concesse in prestito ancora una volta da importanti collezioni pubbliche e private. Obiettivo della nuova esposizione è ricostruire l’intero percorso artistico del maestro a partire dalle più significative prove divisioniste, per attraversare i grandi capolavori futuristi e metafisici, fino ad arrivare ai dipinti ascrivibili ai cosiddetti “valori plastici”, senza tralasciare i meravigliosi paesaggi e le nature morte. Dunque, un’ottima opportunità per tutti coloro che intendono scoprire più da vicino la vita e le opere di un artista che ha dimostrato di sapersi confrontare al meglio con le tendenze a lui contemporanee, tramite un’instancabile sperimentazione. La mostra – a cura di Maria Cristina Bandera – si avvale anche della collaborazione di Luca Carrà, nipote del maestro, fotografo e responsabile dell’archivio di Carlo Carrà.

Per maggiori informazioni:

https://www.artbasel.com/miami-beach

http://www.mudec.it/ita/

https://www.hangarbicocca.org/

http://www.palazzorealemilano.it/wps/portal/luogo/palazzoreale