Il 20 e 21 gennaio, a Roma, torna l’evento di danza più atteso della Capitale. L’Auditorium Parco della Musica farà da teatro all’eccezionale Gala “Les Étoiles“, lo scintillante spettacolo a cura di Daniele Cipriani. Questa edizione 2019 presenta un cast stellare con un carisma abbagliante e una tecnica sfavillante che conquisteranno il pubblico fin dal primo minuto.

Sta arrivando, a passo di danza anziché di marcia, un’armata di stelle per lo scintillante Gala di balletto “Les Étoiles“, l’evento a cura di Daniele Cipriani. L’appuntamento di danza più atteso della Capitale sarà in scena il 20 gennaio, alle ore 18, e il 21 gennaio, alle ore 21, nella Sala Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica di Roma.

Giunto alla quarta edizione, dal 2015 “Les Étoiles” offre l’opportunità di godere di “brillanti virtuosismi sulle punte e in volo” che sono diventati sinonimi di questo Gala: momenti del repertorio di tradizione – Il lago dei cigni, Don Chisciotte, Il CorsaroDiana e AtteoneRomeo e Giulietta  –  insieme a brani di sofisticata modernità e alcune novità per l’Italia. Una di queste sarà un passo a due dal sensazionale lavoro Nureyevballetto di Ilya Demutsky, Kirill Serebrennikov e Yuri Possokhov che, suscitando molto clamore e con addosso l’attenzione di tutta la stampa e le TV del mondo, debuttò nel dicembre 2017 al Bolshoi di Mosca. Lo eseguiranno Vladislav Lantratov e Maria Alexandrova interpretando, rispettivamente, Rudolf Nureyev e Margot Fonteyn, la più leggendaria coppia danzante di tutti i tempi.

La luminosa “armata” di Daniele Cipriani comprende nomi del calibro di: Vladislav Lantratov e Maria Alexandrova del Teatro Bolshoi di Mosca; Leonid Sarafanov del Teatro Mikhailovsky di San Pietroburgo (già con il Mariinsky) e Oleysa Novikova del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo; Polina Semionova del Teatro dell’Opera di Berlino(già dell’American Ballet Theatre, New York); Bakhtiyar Adamzhan del Teatro dell’Opera di Astana (Kazakistan) e Tatiana Melnik dell’Opera di Stato Ungherese, Budapest; Marianela Nuñez e Vadim Muntagirov del Royal Ballet di Londra; Sergio Bernal del Balletto Nazionale di Spagna, étoile a sorpresa della scorsa edizione.

Daniele Cipriani racconta a VelvetMag il suo “Les Étoiles”

Romano, giovane e con un curriculum da fare invidia ai grandi del suo settore, Daniele Cipriani è un professionista della danza a tutto tondo. Gli otto anni di studio e il conseguente diploma presso l’Accademia Nazionale di Danza di Roma gli sono serviti per conoscersi e per capire che “da grande” avrebbe voluto occuparsi dell’aspetto organizzativo degli spettacoli. Un sogno divenuto realtà con la sua “Daniele Cipriani Entertainment“, la pluripremiata azienda che si occupa della produzione, organizzazione e promozione di eventi di spettacolo con la specializzazione nel settore danza. Anche il Gala “Les Étoiles” è un suo prodotto e a VelvetMag lo racconta così.

Come nasce il Gala?

L’idea nasce nel 2015, all’improvviso. La mia intenzione era creare un Gala diverso dai suoi predecessori, qualcosa che non si concentrasse su un tema in particolare, come accadeva in passato, ma che esaltasse la bravura e la bellezza degli étoiles dei vari teatri del mondo. Nel 2015 avevo già in mente un progetto ma ancora non era stato delineato nel dettaglio. All’improvviso mi arrivò la conferma che sarebbe stata disponibile Svetlana Zacharova e a quel punto ho rischiato. Alcuni amici, soprattutto del settore come produttori di musical che lavoravano all’Auditorium, mi diedero del folle perché si chiedevano come avrei fatto a riempire due teatri in un mese. Il resto è storia: basti ricordare che abbiamo registrato due “tutto esaurito”. Da quel momento “Les Étoiles” è diventato l’appuntamento romano più atteso per quanto riguarda la danza.

C’è qualche altra città in cui le piacerebbe portare questo spettacolo?

Ci è già stata! L’anno scorso “Les Étoiles”è stato rappresentato al Teatro Lirico di Cagliari con l’orchestra e il coro del teatro. La scorsa estate, invece, è approdato al Teatro La Fenice di Venezia. L’appuntamento annuale rimane a gennaio a Roma ma adesso lo stiamo anche portando in teatri di altre città.

Qualche meta estera, invece?

Sicuramente le grandi capitali del mondo. Le ambizioni sono Parigi e New York. A settembre abbiamo prodotto uno spettacolo in Bahrein, il primo Gala nella storia del paese.

Qual è il principio ispiratore del Gala di Roma?

La particolarità di “Les Étoiles” è che tutti sono ballerini eccellenti. Non c’è una figura di punta, come spesso avviene negli spettacoli monotematici. Sono tutti “numeri uno” e il filo conduttore è l’eccellenza, che caratterizza tutti i partecipanti.

L’internazionalità è il secondo elemento distintivo di questo spettacolo. E’ stata una scelta consapevole?

E’ stata una scelta ma anche una grande fortuna quella di avere la disponibilità contemporanea di grandi stelle come Polina Semionova, Marianela Nuñez, Maria Alexandrova e Leonid Sarafanov, ballerine che già singolarmente di solito riempiono i teatri. Questa è un’occasione unica e irripetibile. Trovare tutti questi grandi professionisti disponibili lo stesso giorno in un’altra edizione sarà matematicamente impossibile.

L'”Étoile a sorpresa” è un’iniziativa molto interessante e originale. Qualche indizio ulteriore sulla sua identità?

Non posso sbilanciarmi più di tanto, ovviamente (ride). Posso dire che si tratta del partner di Polina Semionova. Inoltre, non ha mai ballato a Roma e… viene da un paese molto caldo.

In tema di anticipazioni, quale sarà secondo lei l’esibizione che incanterà il pubblico?

Per me sono tutte bellissime. Nel repertorio che scegliamo c’è sia il classico, come ad esempio Il Lago dei Cigni o Il Corsaro, che in qualche modo crchiamo di mettere in ogni edizione, ma anche quello di scegliere passi a due che solitamente non si vedono nei gala o comunque sicuramente non si vedono a Roma. Quest’anno ci saranno brani come La figlia del Faraone che però non ci fanno distogliere lo sguardo dal contemporaneo come il duetto sul “Balletto Nurayev” che ha creato molto scandalo a Mosca. Sarà danzato da Vladislav Lantratov e Maria Alexandrova che narreranno l’incontro tra Nureyev e Margot Fonteyn. Questo brano l’abbiamo voluto anche per ricordare una grande artista inglese di cui ricorre quest’anno il centenario dalla nascita. Un po’ tutto il programma è bellissimo. Non sono i soliti e solo passi a due classici, che pure ci sono perché ci devono essere. Contemporaneo ma anche classico più ricercato: in generale, performance che si vedono meno in giro.

Progetti per il futuro?

Ce n’è qualcuno e, tra gli altri, uno in particolare che però per ora è segreto. Posso anticipare le prossime tappe di Les Étoiles che, prima di tornare a Roma il prossimo anno, quest’estate sarà al Festival di Ravenna mentre a settembre al Teatro dell’Opera di Firenze. Il format è quello di Les Étoiles  ma il cast è diverso. Questa è una bella anticipazione!

 

Anticipazioni del programma  Les Étoiles 2019

 

Marianela Nuñez / Vadim Muntagirov: passi a due da Sylvia (cor. Ashton) e da Le Corsaire (cor. Petipa))

Polina Semionova / étoile a sorpresa: passi a due “Il Cigno Nero” da Il Lago dei Cigno (cor. Petipa) e Jeunehomme (cor. Uwe Scholz)

Maria Alexandrova/ Vladislav Lantratov: passi a due “Nureyev e Fonteyn” da Nureyev (cor. Possokhov) e da La Fille du Pharaon (cor. Lacotte)

Oleysa NovikovaLeonid Sarafanov: passo a due da Romeo e Giulietta (cor. Lavrovsky) e Grand Pas Classique (cor. Gsovsky)

Tatiana Melnik / Bakhtiyar Adamzhan:passi a due da Diana e Atteone e da Don Chisciotte (cor. Petipa)

Sergio Bernal : Il Cigno (cor. Cue) e Zapateado de Sarasate (cor. Soler)