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Blue Monday: significato e metodi per superare il giorno più triste dell’anno

Il Blue Monday è il giorno più triste dell’anno. Cade ogni terzo lunedì dell’anno e suona ufficialmente come il ritorno vero e proprio alla vita di sempre, dopo la lunga pausa delle vacanze natalizie. Si tratta semplicemente di una data nata da un misto di psicologia e matematica, che trova delle giustificazioni al comune senso di tristezza e malinconia che ci coglie in questo periodo dell’anno. La sua nascita risale ai primi anni 2000, ad opera di Cliff Arnall, uno psicologo dell’Università di Cardiff. Lo ha calcolato prendendo in considerazione una serie di variabili, come il meteo, i sensi di colpa per le eccessive spese del periodo natalizio, la difficoltà di arrivare al prossimo stipendio, il calo di motivazione dopo le feste e la difficoltà a riprendere la vita quotidiana.

Ovviamente questa è solo una data simbolica per sottolineare uno stato psicologico comune a molti in questo particolare periodo dell’anno. Sebbene possa apparire una ricorrenza poco fondata, in alcuni Paesi viene presa molto sul serio: in Gran Bretagna si è registrato un notevole aumento di assenze dal lavoro in questo giorno.

Ecco qualche consiglio per contrastare la tristezza da Blue Monday

Un ottimo antidoto è l’attività fisica: lo sport infatti stimola la produzione di endorfine, che influiscono sul benessere psico-fisico dell’organismo. È però fondamentale scegliere un tipo di attività che amate: non dovete fare sport forzatamente. Anche una semplice camminata può essere un ottimo rimedio. Concedetevi delle piccole gioie culinarie: un dolcetto che amate tanto o una pizza. Cercate di circondarvi di persone positive che vi facciano sorridere e non pesino sul vostro senso di malessere. A volte la giusta chiacchierata con l’amica del cuore ha un potere incredibile. Insomma, ritagliatevi del tempo per fare ciò che amate veramente.

Blue Monday, il giorno più triste dell’anno è una bufala?

L’origine di questa strana celebrazione tanto triste e malinconica è tutta inglese e da cercare in un’equazione matematica, nata circa dieci anni fa dalla mente e dai calcoli di uno psicologo inglese, Cliff Arnall che spiegherebbe il motivo per il quale questa giornata sia particolarmente buia nell’anima. Il tutto è causato da un mix di condizioni meteorologiche sfavorevoli, le giornate più buie e corte, il Natale appena salutato alle spalle, i sensi di colpa per aver speso troppi soldi durante le vacanze o mangiato troppi dolci e infine, il lavoro, la sessione di esami e i ritmi della quotidianità che ricominciano freneticamente. In Gran Bretagna il tema viene preso sul serio, tanto che si calcolano un numero di assenze sul lavoro superiore alla media in questa giornata.

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