Un festival dall’epilogo tutto maschile, con nessuna voce femminile sul podio, ma nella classifica dei look le vincitrici sono le donne. Parola d’ordine: smoking, white and black. Questo Sanremo 2019 potrebbe essere ricordato per aver scelto una sua divisa: il completo da uomo per le grandi occasioni, rivisitato soprattutto al femminile. Con tutte le varianti possibili, soprattutto nei dettagli shining, con rever a contrasto, lo hanno indossato i padroni di casa del Festival, Baglioni e Bisio, ma tante versioni o rimandi al tema smoking si sono visti indossati dalle bellissime interpreti di questa edizione, in cui Virginia Raffaele, protagonista assoluta, e Anna Foglietta, mattatrice del Dopofestival, si sono decisamente distinte.
Rigorosissimo lo smoking indossato da Elena Sofia Ricci, ospite chicchissima, femminile ma non originale la versione scelta da Anna Tatangelo, decisamente sofisticate le mise tuta/smoking con cui si è presentata sul palco Paola Turci. Il nero è sempre protagonista, ma è stato il bianco il colore che è emerso maggiormente tra le mise serali più belle.
Glamour e simpatica, Virginia Raffaele ha confermato non solo la bravura professionale ma anche una fisicità tale da permetterle di indossare tutto, quasi sempre bene, tra spacchi, abiti monospalla, lunghi o cortissimi. Tra gli abiti più belli quello shining: l’abito mono spalla con profondo spacco laterale, forse semplice all’apparenza, ma decisamente impegnativo soprattutto per la lavorazione a mano delle sartine, che lo hanno impreziosito con un ricamo creato da 300 mila cristalli Swarovski nei toni del nero e del grigio, esaltando la fisicità e la femminilità di Virginia.
Sensualità raffinata by Philosophy by Lorenzo Serafini. Si è fatto notare l’abito rosso in satin della prima serata dell’Atelier Emè. Una creazione da sera con corpino adornato da un generoso fiocco voluminoso e gonna ampia e sontuosa in cui Virginia si è divertita a giocare scomparendovi all’interno. In questo abito meringa couture la conduttrice ha decisamente conquistato il palcoscenico rendendo omaggio alla sartorialità italiana. Meraviglioso l’abito della finale con il dettaglio dei polsini neri legati all’abito lungo, originalissimo con il tulle trasparente che copriva, in un gioco di vedo non vedo, spalle e decolletè.
Un pò di trasgressione (magari discutibile) è stata offerta da Loredana Berté, gambe strepitose per i suoi 68 anni, senza dubbio la più rock, e un unico abito corto a redingote, drappeggiato e con fondo asimmetrico indossato dalla prima all’ultima sera, per dimostrare a tutti che lo stile è identità. In parte l’ha seguita Patty Pravo che si è sempre distinta per un suo spirito fuori dalle righe, però alla finale è apparsa in lungo nero con strascico, in perfetto stile Bambola.
Anna Foglietta è stata una rivelazione, decisamente cool. Un incedere di mise che hanno stupito per tutta la settimana, soprattutto perché interpretate da una personalità come la sua, fine e sofisticata, in contrasto all’immagine più sobria della ragazza della porta accanto con cui l’abbiamo conosciuta agli esordi. Ha cominciato con tute bianche ricamate di paillettes, fringe dress black & white e tailleur dal fit 10 e lode. La bravissima attrice italiana ha conquistato tutti con scelte giuste e trendy, in un gioco cromatico degli opposti, vestendo sempre in bianco o in nero, raggiungendo la perfezione in gran soirée. Abito lungo nero Alberta Ferretti con gonna ampia e vaporosa un bustier strapeless con nodo sui seni, dall’effetto cut out super trendy, illuminata da un maxi collier Pasquale Bruni, Anna Foglietta è stata un’autentica visione, raffinata ma mai ingessata.
Paola Turci si è fatta notare con le sue tute: uno dei capi di tendenza della prossima estate. Le ha proposte in vari modi sempre con un rimando al taglio smoking e con importanti scollature.Eccezionale la versione giacca e short, bellissima quella bianca indossata senza giacca per un allure a-gender che mette in risalto muscoli da culturista. Senz’altro la cantante rappresenta lo spirito forte di tutte le donne di una generazione di femmine che diventano grandi senza invecchiare, scimmiottando look maschili che esaltano la sensualità.