Colpo di stato in Sudan all’alba di giovedì 11 aprile. Al potere da 30 anni, si è dimesso il presidente Omar Al Bashir. Lo riporta online l’Ansa. L’esercito, che aveva circondato il palazzo presidenziale, ha annunciato la formazione di un governo di transizione.

Arrestati funzionari di governo. Nella capitale Khartum, al quinto giorno di un sit in di protesta di migliaia di persone che invocavano la rinuncia di Bashir, ora la gente festeggia la sua uscita di scena.

L’esercito sudanese ha circondato il palazzo presidenziale con uomini e mezzi. Militari sono anche entrati nella sede dell’emittente radiotelevisiva di Stato che trasmette da alcune ore marce militari, interrotte a più riprese solo per annunciare un imminente discorso a reti unificate.

L’esercito è entrato alle prime luci dell’alba nella sede dell’emittente, dopo mesi di proteste e al sesto giorno di un sit in di protesta davanti al loro quartier generale di Khartum da parte di migliaia di persone che invocano la rinuncia del presidente Omar Al Bashir, al potere da 30 anni.

Tutti i membri del governo del Sudan sono stati arrestati dopo le dimissioni del presidente Omar al Bashir. Lo riferisce la giornalista e presidente di Italians for Darfur, Antonella Napoli. La Napoli cita Yassir Arman, già leader del Sudan people liberation movement del Nord e oggi segretario per gli Affari esteri della coalizione Sudan Call, che raggruppa 22 partiti di opposizione.

In Sudan da giorni vanno avanti le proteste contro Bashir

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