Elisa Pardini è una bimba particolarmente sfortunata ma altrettanto forte e determinata. Malata di leucemia a soli 4 anni, continua la sua battaglia senza arrendersi dal suo letto d’ospedale al Bambin Gesù di Roma. Il padre ha creato una pagina Facebook – Pardini Fabio Per Elisa – dalla quale condivide aggiornamenti, stati d’animo e fotografie della sua piccola guerriera. Due anni fa il suo appello aveva mobilitato migliaia di persone: con l’hashtag #salviamoElisa aveva coinvolto moltissime persone, tra cui alcuni vip (in primis Fiorello e Anastacia). Il tutto per cercare un donatore compatibile con sua figlia. A gennaio 2018 tutto sembrava essersi risolto: era stato trovato un donatore e il trapianto c’era stato. Poi però, il nuovo dramma.

Il male è tornato

A luglio dello stesso anno il terribile male è tornato. Su Facebook è comparso un accorato post che ha spezzato il cuore du tutti coloro che fanno il tifo per Elisa Pardini e per la sua famiglia: “Sono parole che non avrei mai voluto scrivere […]. Dopo 2 anni di sofferenze, di speranze, illusioni, mille difficoltà e rare piccole gioie, quando sembrava illuminarsi la strada in fondo al tunnel, quando si riaccendeva un concreto barlume di speranza… Tutto finito, tutto spazzato via. La belva bastarda e fottuta è ritornata (recidiva). La tanto temuta leucemia è ritornata a riprendersi il corpicino minuto di soli 12 chili della piccola Elisa”, ha annunciato col cuore in mano. Tutto da rifare, insomma. Purtroppo per Elisa le possibilità di farcela si affievoliscono giorno dopo giorno: ha urgente bisogno di un donatore compatibile. Lei ce la mette tutta e la famiglia non le fa mancare mai affetto e compagnia (come dimostrato dal breve video in apertura). Per aiutarla occorre condividere la sua storia e tipizzarsi, ampliando così il campione di possibili donatori.

L’ultimo appello di Elisa

Ad oggi le sue condizioni di salute sono precarie ma stabili. Sulla sopracitata pagina Facebook è comparso l’ennesimo invito a tipizzarsi, scritto da papà Fabio cercando di dare voce alla sua piccola guerriera: “Grazie a tutte le persone buone che mi pensano e mi vogliono bene grazie a chi è andato e chi andrà a tipizzarsi per un’eventuale donazione del midollo osseo che non ha nessuna attinenza con il midollo spinale. Basta avere dai 18 ai 36 anni non compiuti, pesare almeno 50kg e non avere malattie trasmissibili e fare un semplicissimo prelievo del sangue che verrà immesso in banca dati. Per tutte le informazioni Admo www.admo.it (praticamente ce ne sono in tutte le regioni ed in molte città italiane) oppure contattare il centro trasfusionale dell’ospedale più vicino. Ho bisogno di voi… Grazie a chi condividerà l’appello…“, ha scritto. La sua vita è nelle mali del destino e della generosità delle persone di tutta Italia.

Photo e video credits Facebook