Scoperta sconvolgete: trovato a 220 chilometri dalla costa, salvato in extremis [FOTO]
Nelle ore scorse è stata fatta una scoperta sconvolgente nel mare della Thailandia. A 22o chilometri dalla costa, una creatura insolita è stata trovata e salvata in extremis. L’incredibile rinvenimento, ha infatti come protagonista un cane. Il quattro zampe immerso nell’acqua gelida è stato messo in salvo da un operaio di una piattaforma petrolifera. Dopo la nuotata estenuante per il povero animale, le speranze di sopravvivere erano davvero poche, se non si fosse intervenuti in tempo.
Il cane, trovato in mezzo al mare, intento a nuotare per oltre 135 miglia lontano dalla costa, ha subito un salvataggio miracoloso. Il quattro zampe marrone, è stato chiamato non a caso Boonrod dai suoi soccorritori. Questo particolare nome, in thailandese significa ‘sopravvissuto al karma’. E pare si sia trattato proprio di un miracolo per il cane, che sarebbe potuto morire da lì a poco.
Pescato e salvato
Alcuni operai petroliferi, hanno notato una cosa insolita oscillare nell’acqua: si trattava della testa di Boonrod. A quel punto gli uomini, hanno letteralmente pescato il cane e messo in salvo. Il quattro zampe si trovava disperso tra le acque del Golfo di Thailandia. E il salvataggio miracoloso è avvenuto lo scorso venerdì 12 aprile 2019. (Continua dopo la foto)
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Come ha fatto il cane a raggiungere il largo?
Secondo quanto testimoniano gli uomini che si sono occupati del salvataggio, non è ancora presente nessun indizio che possa testimoniare come il cane sia arrivato a nuotare per 135 miglia. Non è chiaro né come il cane fosse arrivato fino a lì, né tanto meno, quanto tempo sia rimasto in acqua. Si ipotizza che potrebbe essere caduto da un peschereccio e aver nuotato verso la piattaforma. Tuttavia, i medici che lo hanno visitato, riferiscono che Boonrod si sta riprendendo. Attualmente il cane si trova nella provincia di Songkhla e le notizie arrivano dall’AFP, un’associazione thailandese per la tutela degli animali. La buona notizia arriva dall’operaio che lo ha salvato, il quale ha promesso che lo adotterà.
A proposito di salvataggi in extremis
Inquietanti movimenti sospetti provenienti da una pozza di fango, hanno allarmato i ranger di un parco naturale. Secondo quanto testimoniato dai protagonisti della vicenda, si è trattato di una tragedia sfiorata. Una famiglia intera di elefanti poteva rimanere sotterrata dalla poltiglia e perdere la vita, rischiando il soffocamento.
La tragedia sfiorata
Sei piccoli elefanti erano caduti rovinosamente in una pozza di fango, rimanendo inevitabilmente intrappolati. Se i ranger del parco, non si fossero accorti di loro, per i poveri elefantini, non ci sarebbe stata nessuna speranza. I piccoli sarebbero scivolati nella pozza senza essere in grado poi di risalirla, il loro destino sarebbe stato tristemente segnato, ma l’intervento delle guardie del parco ha evitato la tragedia.
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