Il riso avanzato può diventare tossico e fare molto male alla salute del consumatore. La notizia non è da sottovalutare visto che capita molto spesso che questo alimento avanzi dalle tavole degli italiani. Utilizzato come primo piatto o, meno spesso, come accompagnamento a salse e secondi piatti (in questo caso si ricorre alla qualità basmati), il riso è buono anche il giorno dopo. Merito della sua consistenza e del sapore neutro, adatto ad ogni tipo di condimento sia caldo che freddo. Se quindi si decide di cucinarne una quantità superiore al necessario, consumarlo il giorno dopo non è affatto un sacrificio. Attenzione però alla sua conservazione se i consumatori vogliono evitare intossicazioni. A lanciare l’allarme è il National Health Service della Gran Bretagna, il quale ha effettuato alcune verifiche che si sono rivelate estremamente utili.
Riso avanzato: come evitare intossicazioni
Il momento più importante nella preparazione del riso e la conservazione una volta che l’alimento è stato cucinato. Esso deve essere gestito in una maniera specifica e non deve assolutamente rimanere fuori dal frigo per più di un’ora. Colpa del Bacillus Cereus, un batterio che espone il corpo al rischio di intossicazione alimentare. Il riso crudo può contenere alcune spore e il batterio è in grado di sopravvivere anche dopo la cottura. Maggiore è il tempo che questo viene lasciato a temperatura ambiente e maggiori sono le probabilità che i microrganismi si moltiplichino. In tal caso rilascerebbero tossine che, una volta ingerite, causerebbero attacchi di vomito o diarrea. Insomma, dei sintomi per nulla piacevoli che potrebbero aprire la strada a conseguenze ancora più gravi. In caso di intossicazione i sintomi compaiono da una a cinque ore dopo il consumo e durano, nel migliore dei casi, un’intera giornata.
Ciò non significa che il riso, una volta cotto, debba essere consumato alla velocità della luce oppure buttato. Semplicemente, bisogna prestare attenzione alla sua conservazione. Se il riso avanzato viene fatto freddare per 10-20 minuti e poi messo in frigorifero, allora si eviterà ogni rischio. Quel riso avanzato, tuttavia, deve essere consumato entro il giorno dopo e non deve mai essere riscaldato per più di una volta. Piccoli trucchi semplici e ragionevoli che evitano gli sprechi ma anche i problemi di salute. Attenzione soprattutto in estate, quando si prepara la famosa insalata di riso: la conservazione in frigorifero è obbligatoria ma guai a prolungare il consumo oltre le 24 ore.
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