Dalla Corea (del Sud) con furore: il fenomeno travolgente del K-pop
Negli ultimi anni, soprattutto negli ultimi due, si è diffuso a macchia d’olio il fenomeno musicale di massa del K-pop. Se hai più di 30 anni, probabilmente, non hai idea di cosa sia, né tanto meno ti sei mai interessato per scoprirlo. Ma se sei un teenager, o poco più, sai perfettamente di cosa si sta parlando. Probabilmente perché, da sempre, le nuove generazioni si affezionano e si lasciano suggestionare dalle influenze culturali, di qualsiasi genere, che arrivano da ogni parte del mondo.
Il K-pop è un termine abbreviato che sta per Korean-pop. Non è da intendersi come una musica popolare, identificativo di una cultura, quanto piuttosto di un fenomeno dalle connotazioni decisamente innovative. Il termine non indica, in realtà, tutta la musica pop sudcoreana, anche se le canzoni K-pop spaziano in una varietà di generi. Al suo interno, poi, è composto da un insieme eterogeneo di influenze, prese da tutte le culture straniere. Il risultato è un puzzle strabiliante e all’avanguardia di testi e sonorità
La nascita del K-pop non risale certo agli ultimi anni, da quando insomma se ne parla anche qui in Italia e, più in generale, fuori dall’Asia. Le sue origini risalgono a poco meno di 20 anni fa, al 1992, con il gruppo Seo Taiji and Boys. In seguito, negli anni successivi, il K-pop ha assunto le caratteristiche di un vero e proprio movimento underground, al quale migliaia di ragazzini afferivano, ascoltandolo a più non posso. Dal 2003 in poi, il fenomeno è cresciuto notevolmente, con la “costruzione” culturale degli ‘idol’.
Questo è un concetto molto particolare della popstar: nasce dalla venerazione del modello “occidentale”, soprattutto delle boyband americane. L’idol non è solo l’idolo al quale le folle si ispirano e che viene venerato quasi come una figura divina. E’ un “prodotto” confezionato dall’industria discografica. Il mercato discografico coreano è molto diverso dal modello che noi conosciamo. Le cose sono ben più complesse: l’industria musicale assolda dei giovani potenziali talenti, formandoli in tutte le fasi della loro vita, per trasformarli in star.
I contratti sono molto duri, spesso vincolanti e dai quali ne puoi uscire facilmente, se non ti attieni alle loro regole. I ragazzi prescelti devono sottoporsi a lezioni di musica, danza, lingue straniere e altro per molte ore al giorno. Una formazione molto criticata, altrove, giudicata molto più simile ad un addestramento militare, che ad una personale e artistica. Le case discografiche arrivano a spendere anche milioni per una singola persona, roba da capogiro.
Tra i gruppi più famosi, al momento, anche in Italia e che stanno macinando delle cifre impensabili e da record, ci sono i BTS, Blackpink, SHINee ed EXO.
I BTS sono sette ragazzi, dalle facce pulite ed uno stile, anche nell’abbigliamento, davvero accattivante. Sono RM, Jin, Suga, J-Hope, Park Ji-min, V e Jeon Jung-kook che cantano per i loro fan (e scrivono anche), che chiamano BTS Army. Sono stati la prima band Sudcoreana a entrare nella Billboard Hot 100, nella Billboard 200. Macinano record su record ed hanno un seguito incredibile su tutti i social. Nello scorso anno avevano occupato due tra le prime posizioni degli album più venduti al mondo.
Le Blackpink sembrano uscite direttamente da un cartone animato. Bellissime, colorate e la prima girlband coreana che è riuscita a sfondare nelle classifiche americane. I loro video sono amatissimi, battendo qualsiasi record esistente. E non solo, le ragazze hanno ottenuto un’ospitata importantissima nel corso della scorsa settimana, esibendosi al Festival di Palm Spring, Coachella.
Gli SHINee sono considerati una delle band più tecniche e preparate del k-pop grazie soprattutto alle complesse coreografie di cui amano arricchire i loro video, e per cui hanno vinto numerosissimi premi. Particolari in tutto ciò che fanno, hanno unito il canto alla musicalità e riescono davvero ad incantare chiunque li guardi.
Gli EXO sono 9 membri e una varietà di stili musicali che riescono a rendere unica la loro musica. Dall’EDM al rhythm and blues, passando per il synth pop, la house, la trap e l’R&B, nelle loro canzoni c’è un’alchimia perfetta che li ha resi campioni d’incassi.