23 APRILE ORE 16:27 – È salito a 321 morti, tra i quali 45 bambini, il bilancio delle vittime degli attacchi esplosivi compiuti nel giorno di Pasqua contro chiese e hotel in Sri Lanka. Lo rende noto la polizia, precisando di aver arrestato 40 sospetti, inclusi il conducente di un furgone utilizzato dai terroristi per giungere sul luogo della strage e il proprietario di una casa dove abitavano alcuni di loro. Il Site: l’Isis ha rivendicato gli attentati.
AGGIORNAMENTO 22 APRILE, ORE 8:55 – Il bilancio è salito ad almeno 290 morti e oltre 500 feriti. Tra le vittime ci sono anche almeno 27 stranieri. Fra questi ci sono anche cittadini americani, britannici, olandesi e indiani, un cinese, un giapponese e un portoghese. Sono 24 le persone sospette arrestate nell’ambito delle indagini sugli attentati: lo riporta la Bbc online, che cita la polizia. La Farnesina ha confermato in un tweet che l’unità di crisi è al lavoro, insieme all’Ambasciata d’Italia “per effettuare verifiche”. Nel tweet è indicato anche un numero di telefono a cui rivolgersi per eventuali segnalazioni: 00390636225.
AGGIORNAMENTO ORE 9:38 – Sale il bilancio delle vittime: i morti sarebbero almeno 138 mentre i feriti oltre 400.
Strage in Sri Lanka, dove una serie terrificante di esplosioni in contemporanea si è verificata la domenica di Pasqua. I terroristi hanno colpito hotel di lusso e chiese durante le celebrazioni religiose. Secondo le prime informazioni diffuse dai media internazionali, le esplosioni sono state otto: in cinque chiese e tre hotel. La polizia ha detto che i morti sono almeno 100, centinaia anche i feriti.
Una delle chiese colpite dall’esplosione era Sant’Antonio, a Colombo, la capitale del Paese asiatico. Le altre due erano San Sebastiano a Negombo, a circa 30 chilometri dalla capitale e una chiesa a Batticaloa, a 250 chilometri a est della capitale. Un’altra si è verificata a Katuwapitiya e un’altra a Katana, nell’ovest del Paese, una cinquantina di chilometri a nord della capitale. Sono stati sicuramente colpiti anche lo Shangri-La Hotel e il Kingsbury Hotel a Colombo. Tra le vittime ci sarebbero anche turisti stranieri. Nel paese dell’Asia meridionale la minoranza cristiana è circa il 7,5% della popolazione.
“Per favore restate in casa. Ci sono molte vittime, inclusi stranieri”, scrive su Twitter il ministro dello Sri Lanka per le Riforme economiche Harsha de Silva, che ha visitato alcuni dei luoghi attaccati con esplosioni simultanee. “Scene orribili, ho visto arti amputati sparsi dappertutto, le squadre di emergenza sono state inviate in tutti i luoghi. (…) Abbiamo portato molte vittime in ospedale, speriamo di aver salvato molte vite”, ha aggiunto il ministro. Gli attentati non sono ancora stati rivendicati. Il primo ministro Ranil Wickremesinghe ha convocato il Consiglio di sicurezza.
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