Una nuova forte scossa di terremoto, di magnitudo 6,3, ha colpito le Filippine martedì 23 aprile. Il sisma segue quello di ieri, giorno di Pasquetta, che ha provocato almeno 11 morti.
Oggi il sisma è stato registrato nel centro del Paese, 13 km a est di Tutubigan, ad una profondità di 70,2 km. Lo rende noto l’Istituto geofisico americano (Usgs). Per ora non si hanno notizie di danni o vittime. Il sisma di ieri aveva colpito il nord del Paese con una magnitudo di 6,1 (sempre secondo l’Usgs).
Lunedì 22 aprile il terremoto ha fatto tremare la terra nel nord delle Filippine gettando nel panico migliaia di persone anche nel centro della capitale Manila. L’epicentro, secondo lo US Geological Survey, è stato a Gutad, sull’isola di Luzon. Il sisma ha colpito alle 5.11 del pomeriggio (poco dopo le 11 italiane) a una profondità di 40 chilometri (25 miglia), provocando l’evacuazione degli uffici in centro.
Secondo Renato Solidum, responsabile dell’Istituto di Sismologia e Vulcanologia delle Filippine, il terremoto è stato causato da un movimento della faglia locale e non è stato forte tanto da causare uno tsunami. Almeno 11 persone hanno perso la vita. E si teme che decine siano rimaste intrappolate nel crollo di un edificio. Gravi danni all”aeroporto internazionale Clark, che è stato chiuso. Interrotte le linee ferroviarie. Un video mostra un grattacielo di Manila che viene scosso dal sisma a tal punto da far precipitare l’acqua di una piscina sul tetto giù da un fianco come una cascata.
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