“Abbracciami fortissimo” è il brano che segna il ritorno di Francesco Tricarico. Un cantautore visionario e fuori dagli schemi fin dai suoi esordi – “puttana la maestra” cantava nel 2000, con crudo e commovente sarcasmo nel ricordarsi bambino a scuola, incompreso e orfano di padre. Testi ironici, una meravigliosa immaginazione, un naturale richiamo alla speranza, evocata sempre con delicatezza e universalità.
Abbracciami fortissimo: “Gli uomini staranno con gli uomini e le donne con le donne”
Prodotto da Vittorio Corbisiero, musicista e produttore con cui Tricarico sta collaborando alla realizzazione del suo nuovo percorso artistico, il nuovo singolo “Abbracciami fortissimo” è online dal 26 aprile, in radio, nei digital store e su tutte le piattaforme streaming. Un inedito romantico ispirato a un’antica leggenda indiana:
“Nel 2000 avanti Cristo in un piccolo villaggio a nord di Sumatra” spiega il cantautore “una divinità vicina a Shiva presa dalla Furia per i continui litigi tra uomini e donne, fece comparire nel mezzo del villaggio un fiume. E disse: ‘Gli uomini staranno con gli uomini e le donne con le donne’. All’inizio tutto sembrava perfetto, poi qualcuno si buttò nel fiume per giungere dalla parte opposta, ma la corrente lo spingeva giù, dove c’era la grande cascata… e cadendo moriva.
Un giorno un uomo era così innamorato da pensare comunque di buttarsi nel fiume per raggiungere il suo amore, che per lui ogni mattina cantava, ma non volendo morire precipitando nella cascata ebbe un’intuizione: risalì il fiume per 700 metri e si buttò. La corrente in quei 700 metri gli permise di spostarsi sulla riva opposta, dove finalmente poté abbracciare fortissimo il suo amore. Qualche anno dopo, quando gli uomini impararono a fare i ponti, in quel tratto fu costruito il ponte di abbracciami fortissimo. Da qui ho preso ispirazione per la scrittura del brano omonimo”.
“E intanto lei fa le valigie e porta via aspirapolvere e padelle”
Un ritorno che conferma ancora una volta le migliori sfumature di Tricarico, cantautore e polistrumentista diplomato al Conservatorio di Milano, disegnatore e pittore, classe 1971. Tricarico ha all’attivo sette dischi: “Tricarico” (2002), “Frescobaldo nel recinto” (2004), “Giglio” (2008), “Il Bosco delle fragole” (2009), “L’imbarazzo” (2011), “Invulnerabile” (2013) e “Da chi non te lo aspetti” (2016). “Abbracciami fortissimo” è il primo assaggio di un progetto discografico che potremo ascoltare dopo l’estate, prodotto da Artist First.
Nato sognatore e quindi disperato per definizione, sfortunato e in cerca di un padre, del mare, di una scintilla da conservare, di un amore in cui non ha mai trovato davvero la pace: Tricarico torna a raccontare un addio che porta con sé la tenerezza di un nuovo disincanto. Straordinariamente facile da cantare, da ascoltare, da assorbire. La preziosa abitudine di scrivere per immagini, proprio come i migliori esponenti della scorsa generazione del cantautorato italiano, fortunatamente Tricarico non la perde mai. Neanche quella di colpirci, tra una mancanza e un ricordo, con immagini di struggente ironia: “E intanto lei fa le valigie: aspirapolvere e padelle, porta via anche quelle… tanto io non mangio mai. E intanto lei se ne va“.
Uno sguardo sul mondo che fa la differenza e che concede solo ad alcune canzoni un posto nell’Olimpo dell’immortalità. Un monito per tutti i fieri nichilisti che dichiarano la morte del cantautorato italiano, a cui artisti come Tricarico dimostrano, con altrettanta fierezza, che invece la canzone italiana è viva e sta benissimo. O come direbbe qualcuno proprio tra le fila dell’Olimpo: perfino Dio, se muore, è per tre giorni… poi risorge.