Naomi Rivieccio, cantante semifinalista della scorsa edizione di X Factor, si racconta nel nuovo numero di Grazia in edicola venerdì. Al magazine diretto da Silvia Grilli parla del suo prossimo progetto: interpretare le canzoni della principessa Jasmine nel film Aladdìn, nelle sale dal 22 maggio.
«Jasmine è diversa dalle altre eroine. Ha carattere, ha avuto la forza di inseguire il suo sogno e in questo un po’ mi somiglia. Anche da bambina, se qualcosa non mi andava bene non stavo mai zitta». Naomi ha 27 anni, occhi grandi, lunghi capelli e parla con un allegro accento napoletano. «Il mondo è mio» proprio come recita la canzone della principessa Disney. «Ancora non riesco a crederci. Sto vivendo un’atmosfera magica ed è solo l’inizio. Quand’ero piccola cantavo sempre Il mondo è mio, il brano più famoso di Aladdìn».
Della sua infanzia racconta al settimanale «a 7 anni ho chiesto a mia madre di mandarmi a scuola di canto, ma l’insegnante mi ha fatto aspettare i 9 anni perché era troppo presto. E io contavo i giorni. La mia mamma era molto contenta, perché lei non aveva mai potuto studiare canto, ha sempre avuto solo una gran voce e un gran talento. E mi ha sempre detto “farò di tutto per farti realizzare il tuo sogno”. E così è stato. Vedermi a X Factor e adesso sentirmi in un film della Disney l’ha resa felice».
X Factor ha aiutato Naomi a superare le sue insicurezze: «Ho sempre avuto un problema. La percezione distorta di me stessa. Riesco sempre a trovare il buono negli altri, ma quando si tratta di me vedo tutti i difetti. Anche quando canto non sono mai soddisfatta, ho la mania di perfezione. E se da una parte mi ha aiutato a consolidare la tecnica del canto, dall’altro riconosco che è un freno, sei sempre insicura. Ma ci sto lavorando».
Quali sono i cantanti della sua generazione che le piacciono di più? «Fedez – suo coach a X Factor – ha davvero qualcosa da dire. Poi mi piacciono anche Salmo, Elisa, Giuliano Sangiorgi dei Negramaro. E nel panorama internazionale Rihanna, Jessie J e Ariana Grande».Desideri per il futuro: «Andare al festival di Sanremo, o all’Eurovision. Cantare nei grandi palazzetti e allo stadio milanese di San Siro. Questi sono i sogni più grandi».