Ashley Graham, modello di vita e modella “normale” della porta accanto
Ashley Graham è una top model 31enne, conosciuta ed amata in tutto il mondo. Ecco, vi starete credendo cosa ci sia di strano in questo: beh, nulla, se non che Ashley è la prima modella al mondo, taglia 50, ad aver raggiunto la sua notorietà. E’ una di quelle bellezze eteree, che di certo non passano inosservate per la strada, una di quella nata bella, per intenderci. Se non fosse che, in un modo purtroppo sempre troppo chiuso, categorizzante e alienante, una della sua taglia non può che vivere circondata da diffidenza. Ma soprattutto per il mestiere che fa e per la sua popolarità. E’ famosa nel mondo non certo per il suo peso e questo ci tengo a metterlo nero su bianco. Lei è anche una influencer, attivista, dal seguito pazzesco di più di 8 milioni di seguaci su Instagram, dove condivide foto con i suoi tantissimi followers.
E’ anche una amatissima stilista (di una linea di costumi, che vanno davvero a ruba in pochissimo tempo) e una scrittrice. Ha infatti scritto un’autobiografia, per raccontarsi, seppur ritenuta davvero scomoda, ma anche un vero e proprio romanzo. Adora mangiare e no, non è per questo che è una modella curvy, perché lei adora anche allenarsi in palestra e – lo giuro – i suoi allenamenti sono davvero incredibili. Una donna, imprenditrice, del mondo della moda e dello spettacolo, che non è solo bella nell’aspetto. Ma, per svolgere tutto questo al meglio, come ben sappiamo, ha anche un cervello. Ma, invece, cosa succede quando a non avere cervello sono gli utenti medi del web?
La cellulite, come sappiamo, è un inestetismo diffusissimo tra le donne, giovani e meno giovani. Si stima che circa l’80% delle donne “normali” soffra di questo problemino, se così possiamo chiamarlo. Eppure, nonostante sappiamo tutte che ci sia, vedere la cellulite su Instagram, sembra quasi una bestemmia pubblica. Ashley non ha alcun problema nel condividere le sue foto in bikini o in intimo, considerato anche che con il suo corpo (anche scoperto) ci lavora. Ma soprattutto non ha problemi nel postare fotografie che la ritraggono esattamente come appare nella realtà. Photoshop non è assolutamente contemplato nei suoi social, anche se non è un’utopia vederlo continuamente su Instagram e nelle campagne pubblicitarie di altri. Lei vuole mostrarsi sensuale, eppure con la cellulite in bella vista. Che sia un disturbo per qualcuno, a lei davvero non importa.
Ma come reagisce alle critiche, di chi non approva il suo modo di condividersi senza filtri o congetture?
La mia strategia è non rispondere. A volte lo faccio perché è importante insegnare alle più giovani a difendersi. Se mi chiedono se sono incinta, rispondo: no, sono grassa. Se mi dicono che voglio dimagrire per diventare famosa, rispondo: mi alleno per essere in salute. Non rispondo con l’odio.
Fortunatamente, c’è anche chi apprezza il suo approccio ai social. Chi, in Ashley Graham, riesce a vedere una paladina della giustizia e una fautrice del body positivity. Soprattutto in un mondo che, ingiustamente, ci vorrebbe tutti uguali, troppo diversi dalla normalità. Non esistono degli standard di bellezza, non esistono canoni universali in cui doverci necessariamente ascrivere. E non può esistere la critica, soprattutto se del tutto decostruttiva e social. Non esiste un corpo troppo magro o troppo grasso, esiste la salute, che è qualcosa che spesso prescinde dalla nostra volontà. Non sappiamo mai chi abbiamo davanti o chi c’è dietro una fotografia sui social network. Le nostre parole possono davvero ferire chi le riceve. E, allo stesso tempo, possono dare speranza. Fortunatamente, proprio sotto una delle foto di Ashley, questo commento ha riacceso una lampadina, sul fatto che non tutto ciò che c’è sul web è “malato” o degradato.
Mia moglie ha un corpo come il tuo e lo valorizza come fai tu. Lo amo moltissimo e – da ragazzo – spero che continui a spronare all’autostima una generazione di ragazze a cui hanno insegnato solo il valore dell’apparenza e dell’artefatto. Continua così e insegna alle donne ad amare loro stesse. Sappiate che ci sono uomini là fuori che lo faranno anche voi! (un followers su Instagram)