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Selena Gomez, dal trapianto al red carpet: radiosa al Festival di Cannes

Selena Gomez è la dimostrazione che, nonostante a volte la vita ti metta davanti a dure prove, si può sempre rinascere. Ex stellina Disney da 150 milioni di followers su Instagram, classe 1992, molto più matura di quel che si possa pensare. Sì, perché Selena non ha avuto solo una vita semplice e patinata, come tante sue giovani colleghe. Anzi, giovanissima, si è trovata a dover combattere contro un mostro incredibile, il Lupus (malattia infiammatoria cronica ed autoimmune). La patologia le ha completamente cambiato la vita, sin dal primo giorno, minando drasticamente la sua salute fisica e mentale. Il Lupus l’ha costretta a lunghi periodi di stop dalle sue due professioni principali, quella di cantante ed attrice. L’ha obbligata a difficili terapie, rischiose, invalidanti e debilitanti, ma anche a lunghi mesi di depressione.

La malattia le ha causato una crisi al livello renale, una nefrite che ha messo in serio pericolo la sua vita. Anche le storie più tristi, però, conoscono un lieto fine e, la sua salvezza, è arrivata proprio dalla sua migliore amica e collega, Francia Raisa. La ragazza le ha donato un rene, potendole regalare così una boccata d’aria e la salute di cui aveva bisogno per rimettersi in piedi. Nulla, però, è stato facile, anche dopo l’operazione, con una seria complicanza di tipo vascolare. Dopo l’operazione, quando credeva che le cose fossero finalmente andate per il verso giusto, ha iniziato a sta male di nuovo. Nel tentativo di fare un movimento eccessivo, le si è rotta un’arteria renale, costringendola ad un nuovo intervento, per salvare l’organo trapiantato.

Nel settembre del 2018 una nuova crisi psicologica l’ha portata lontano dai social, almeno per un po’. Un modo disintossicarsi dalla carica del giudizio pubblico, che inevitabilmente finisce per schiacciarti, quando sei così famosa. Allora aveva scritto ai suoi fan (continua dopo la foto)

Mi guardavo allo specchio… come un’idiota. Prendo una pausa dai social. Per quanto io sia grata per la voce che i social media danno a ciascuno di noi, sono ugualmente grata di poter fare un passo indietro e vivere la mia vita presente nel momento in cui mi è stata data. Gentilezza e incoraggiamento solo per un po’. I commenti negativi possono ferire i sentimenti di chiunque.

Ad oggi, Selena Gomez sembra aver chiuso in un cassetto del passato i momenti difficili, di cui porterà sempre le cicatrici (e non solo quelle corporali). Ha voglia di rinascere e lo si capisce bene dalla grinta del suo sguardo e dai suoi sorrisi sul red carpet. E’ tornata sotto i riflettori proprio nel corso del Festival di Cannes 2019, davanti gli obbiettivi impazziti di centinaia di fotografi.

Ha catturato immediatamente l’attenzione di tutti, elegantissima e raggiante. È in programma la première del film horror The Dead Don’t Die in cui Selena ha recitato. Al suo fianco famosissimi attori come Bill Murray, Adam Driver, Steve Buscemi e Tilda Swinton. La pellicola è diretta dal bravissimo Jim Jarmusch che l’ha voluta fortemente nel cast. E’ la prima volta che la Gomez arriva sulla Cruisette, fasciata in un abito due pezzi firmato Luis Vuitton, color avorio. I capelli raccolti e un make-up anni cinquanta, che mette in risalto i suoi occhi orientali e le labbra carnose, tinte di rosso.

Selena ha di recente disegnato una linea di costumi da bagno, adatti a qualsiasi corporatura, ma anche a mascherare dei “difetti”. Nel suo caso, a nascondere le cicatrici dell’intervento subito dal fianco. Grazie all’aiuto di una sua amica stilista (Theresa Mingus), è riuscita a realizzare il sogno di tanti suoi ammiratori, che non si sentono a loro agio con le loro forme\difetti. Il brand è Krahs Swim. E, parlando della sua “missione” di vita, Selena ha raccontato (continua dopo la foto)

Non sarei capace di fare nulla di ciò che faccio se non fosse per le persone che mi appoggiano. Ho sempre desiderato essere di buon esempio. Non perché io sia perfetta e non combini pasticci, ma voglio essere onesta con loro e dire: ‘Cerco di fare il meglio che posso e potete farlo anche voi, anche se è difficile’. Sappiate che non siete soli.

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