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Torino, busta con proiettile alla Appendino. “Non mi fate paura”

Una busta con all’interno un proiettile. Nuova minaccia alla sindaca di Torino Chiara Appendino. Ignoti hanno recapitato la busta con la pallottola agli uffici del Comune ieri 14 maggio.

La notizia, riportata dal dorso torinese del Corriere della Sera, è stata confermata all’Ansa dagli inquirenti. Si tratta di un nuovo gesto intimidatorio nei confronti della prima cittadina.

Un mese e mezzo fa, il 1 aprile 2019, Appendino aveva ricevuto una busta esplosiva negli uffici di piazza Palazzo di Città. “Questi tentativi di intimidazione non sortiscono alcun effetto e, anzi, spronano a continuare a svolgere il mio ruolo di Sindaca con la massima determinazione”. Così la sindaca di Torino Chiara Appendino, su Facebook. ” Non si sa quale sia il mittente – aggiunge – ne quali siano le motivazioni”.

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Torino, paura per un pacco esplosivo alla sindaca Appendino. Ecco cosa è successo

(notizia del 2 aprile 2019) Era “idoneo a esplodere”. Paura a Torino per il congegno trovato all’interno della busta sospetta indirizzata alla sindaca, Chiara Appendino. Il pacco è stato intercettato in Municipio lunedì 1 aprile. Lo rende noto la questura di Torino, secondo cui il gesto sarebbe riconducibile “a soggetti appartenenti all’area anarco-insurrezionalista”.

Verosimilmente, spiega la questura, “appartenenti alla cellula riconducibile all’Asilo”, il centro sociale sgomberato il 7 febbraio dalla polizia. “Scuola A. Diaz. Via C. Battisti 6, 16145 Genova”: è questo il mittente della busta. La scritta è tracciata in stampatello su un foglio bianco attaccato al plico.

“Se qualcuno pensa di intimidirmi si sbaglia di grosso”. Lo scrive sui social la sindaca di Torino Chiara Appendino. “Avanti, più determinata di prima” aggiunge ringraziando “tutte e tutti per i messaggi di vicinanza e solidarietà”.

“Esprimo piena solidarietà alla sindaca di Torino Chiara Appendino, vittima di un gravissimo atto intimidatorio. L’intero governo è al suo fianco. Lo Stato non permetterà che minacce del genere le impediscano di esercitare appieno il suo ruolo”. Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Il plico, di piccole dimensioni è stato sottoposto allo scanner dalla polizia municipale. Gli artificieri hanno poià provveduto a mettere in sicurezza la busta, spedita in Comune per posta ordinaria. La seduta del Consiglio comunale è stata chiusa e rimandata alla prossima settimana.

“L’ordigno esplosivo inviato alla sindaca di Torino rappresenta in modo incontrovertibile un chiaro gesto terroristico perpetrato da soggetti che agiscono in modo eversivo contro le istituzioni democratiche”. A dirlo il segretario generale del Siulp di Torino Eugenio Bravo a proposito del plico inviato a Chiara Appendino.

“Sarebbe un grave errore considerare un gesto tanto grave come un semplice atto provocatorio. Vista la micidialità del plico e la sua potenziale efficacia di attentare alla incolumità delle persone – sottolinea Bravo -. Il grande lavoro fatto dalla Questura e dalle forze dell’ordine che hanno magistralmente contenuto la manifestazione di sabato, non resterà un caso isolato. Le forze di polizia continueranno senza tregua a combattere questi professionisti del disordine difendendo lo Stato di diritto”

Solidarieta alla sindaca da tutti i partiti politici, dal Pd a Forza Italia. Anche la sindaca di Roma, Virginia Raggi, incita la sua collega di partito a non mollare. “Non saranno le minacce, né le operazioni di terrore come questa a spaventarla, né a spaventarci. Siamo convinti del lavoro per il bene della città che sta svolgendo e continueremo a essere al suo fianco”. Così il gruppo consiliare M5S di Torino esprime vicinanza alla “sua sindaca” Chiara Appendino, “obiettivo di un gesto criminale, vile e ignobile come un pacco bomba”.

“Piena vicinanza e solidarietà alla sindaca di Torino dopo il gravissimo e vigliacco atto di cui è stata oggetto“. È il messaggio a Chiara Appendino da parte del presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino. “Le istituzioni – prosegue il governatore – sono unite con fermezza e rigore a difesa della democrazia, non arretreranno di un passo davanti a chi usa la violenza e l’intimidazione”.

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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