Måneskin: numeri da capogiro per “Il ballo della vita tour”
4 dischi d’oro, 12 dischi di platino, 66 date sold out per “Il ballo della vita tour” con oltre 135.000 spettatori paganti. Il fenomeno Måneskin è fatto anche di numeri.
Numeri da capogiro
Quando i numeri gridano qualcosa di forte, è il caso di elencarli e prenderli in analisi. In termini anagrafici, la carriera dei Måneskin è appena iniziata: l’età media del gruppo non supera i vent’anni. Damiano David, frontman della band, è nato nel 1999. Alla chitarra Thomas Raggi e alla batteria Ethan Torchio, rispettivamente classe 2001 e 2000, così come Victoria De Angelis, bassista ed unica donna del team. In termini di crescita i Måneskin, nati nel 2015 tra i banchi delle scuole superiori, dovrebbero ancora essere nel pieno della loro gavetta, ad esibirsi gratis in giro per locali con venti spettatori sotto palco. Difficile sostenere questa tesi quando si decide di ascoltarli, di lanciare uno sguardo alle loro performance e soprattutto alle cifre che gravitano attorno al primo album.
Ci sono infatti altri numeri, quelli dei loro successi discografici e di pubblico: 66 date sold out con il tour del primo album, che ha riempito i principali club italiani come il Fabrique di Milano, l’Atlantico di Roma e l’Estragon di Bologna. Sold out trasversale anche per le tappe europee, tra Barcellona, Madrid, Parigi, Zurigo, Berna, Amburgo, Stoccarda, Bruxelles, Londra, Monaco e Lugano. Una tournée da record lunga 9 mesi, partita il 18 novembre 2018 e destinata a concludersi con l’ultima tappa milanese a Carroponte, il 14 settembre 2019.
Notevoli sono anche i numeri digitali: oltre 176,5 milioni di views su YouTube e più di 196,6 milioni di streaming su Spotify.
Gipsy, pop, reggaemuffin e perfino un accenno di flamenco e rock: Il ballo della vita tour ha lanciato quello che, a distanza di 2 anni da X Factor, potrebbe essere a tutti gli effetti lo stile-Måneskin. Uno stile che forse tecnicamente deve ancora raggiungere la sua massima espressione, ma che sull’immagine della band e sulla qualità delle performance non potrebbe avere idee più chiare. E, a giudicare dai numeri, sono idee che hanno già trovato un pubblico importante.