Giornata difficile, martedì 21 maggio, per chi viaggia in aereo. Incrociano le braccia i piloti e assistenti di volo di Alitalia, Blue Air e Blu Panorama. Ma anche i tecnici della manutenzione e personale di terra delle compagnie, oltre agli addetti all’handling, al catering e alle gestioni aeroportuali.

Lo sciopero nazionale di 24 ore di tutto il settore è stato proclamato da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo. Obiettivo: denunciare la grave situazione occupazionale e per le incertezze sul futuro della ex compagnia di bandiera. In attesa che Fs, insieme a Delta e Tesoro, completi la cordata per il salvataggio, l’unica soluzione percorribile sembra essere Atlantia.

Ma il capostipite della famiglia Benetton dalle pagine di Repubblica ha fatto sapere che non ci sono proposte sul tavolo. E ha lanciato due messaggi al governo: “Davvero si può credere che la stessa azienda sia virtuosa negli aeroporti e viziosa sulle autostrade?”. E ancora: “Di sicuro bisogna decidere, o siamo razza padrona o siamo imprenditori affidabili”.

Alitalia ha cancellato circa la metà dei voli, sia nazionali che internazionali, e ha preparato un piano che prevede l’impiego di aerei più capienti. Per “riprenotare i viaggiatori coinvolti nelle cancellazioni sui primi voli disponibili in giornata”. In questo modo “il 60% dei passeggeri riuscirà a viaggiare nella stessa giornata del 21 maggio”. Saranno garantite le fasce protette tra le 7 e le 10 e tra 18 e le 21.

Dalle 10 si terrà un presidio di lavoratori presso le partenze nazionali il terminal 1 dell’aeroporto di Roma Fiumicino. Spostato al 24 giugno un altro stop (inizialmente previsto il 21) della sola Alitalia. Un’astensione proclamata dalle sigle di piloti e assistenti riunite nel Fnta e nella Confael Trasporti Assovolo.

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