Più spesso che in passato, con sempre meno inibizioni e con sempre più partner. Sono anche questi aspetti della sessualità vissuta dagli italiani. Lo dicono i dati di un rapporto del Censis (centro studi investimenti sociali), l’istituto di ricerca socio-economica fondato nel 1964 da Giuseppe De Rita. Per conto della multinazionale farmaceutica Bayer, il Censis ha svolto una ricerca presentata a Roma il 23 maggio, centrata sulle pratiche sessuali degli italiani fra i 18 e i 40 anni.
LE PRATICHE PIU’ DIFFUSE
L’80,7% di essi fa sesso orale e il 67% pratica la masturbazione reciproca. Il 46,9% usa un linguaggio osceno durante i rapporti, il 33,1% pratica il sesso anale. Il 24,4% usa oggetti, cibi o bevande per giochi erotici, il 16,5% scatta foto o registra video durante i rapporti. Il 16,5% fantastica apertamente con il partner su altri possibili partner, il 13,1% ha rapporti sessuali a tre o più persone, il 12,5% pratica il bondage o il sadomasochismo.
TRASGRESSIONE? È NORMALE…
L’analisi del Censis riguarda la vita privata delle coppie e dei single, dell’immaginario sessuale, delle abitudini più comuni e di quelle insolite. Viene pubblicata a vent’anni di distanza dall’ultima grande ricerca sulla sessualità degli italiani. Dallo studio emerge che la frontiera della trasgressione si è spostata in avanti.
AUMENTANO I PARTNER
Oggi il numero medio di partner sessuali avuti a quarant’anni è 6. Sono 4 per le donne, 7 per gli uomini. Vent’anni fa il 50% delle donne entro i quarant’anni aveva avuto un solo partner. Oggi questo dato è sceso al 39,6% (tra gli uomini il dato è sceso dal 24,7% al 22%). Aveva avuto sei o più partner il 12,7% delle donne, oggi questo dato è salito al 15,8% (per gli uomini il dato è salito dal 32,4% al 40,5%).
FREQUENZA DEI RAPPORTI
Si fa più ricorso al dating – scrive il Censis – e si finisce più rapidamente a letto. Vent’anni fa faceva sesso almeno due o tre volte alla settimana il 35% dei 18-40enni, oggi il 41,6% (e l’8,4% lo fa tutti i giorni). In media i 18-40enni italiani hanno 1,8 rapporti sessuali alla settimana, 8 al mese. E se il 48,6% ritiene di fare sesso nella giusta misura, il 48% ne vorrebbe fare di più e solo il 3,4% di meno.
IL PORNO DIVENTA “INFLUENCER”
La pornografia è ormai uscita dalla sfera del proibito. È diventata protagonista del mainstream sessuale, anche nelle coppie stabili, grazie all’accesso online, gratuito. Il 61,2% degli italiani di 18-40 anni guarda video porno da solo, il 25,2% lo fa in coppia. E il 37,5% pratica il sexting (l’invio tramite smartphone di immagini e testi sessualmente espliciti). Il web è diventato il principale influencer, con un forte impatto sull’immaginario sessuale collettivo, sui comportamenti e sui canoni estetici, sdoganando pratiche inconfessabili vent’anni fa.
SESSO SENZA AMORE
Sono stati infranti antichi pudori, tabù e reticenze: la trasgressione è istituzionalizzata. Anche nelle camere da letto di moglie e marito, per rendere la relazione sessuale più intrigante, non scontata: la novità e la sperimentazione sono l’antidoto al rischio di noia, sempre in agguato. Vent’anni fa le donne che separavano il sesso dall’amore erano il 37,5%, oggi sono aumentate al 77,4%. Tra gli uomini il dato è salito dal 61,9% di allora all’81,8% di oggi. La prima cosa che si associa al sesso è la ricerca soggettiva del piacere (19,8%), poi l’amore (16,5%), la passione (16,2%) e la complicità (13,9%).
MASCHI CHE NON FANNO SESSO
Ci sono anche 1,6 milioni di italiani di 18-40 anni che non fanno sesso. In vent’anni la percentuale di maschi 18-40enni che non praticano sesso è passata dal 3% del totale all’11,6%. Quella delle femmine dal 7,9% all’8,7%. E sono 220.000 le “coppie bianche” in quella fascia d’età: persone che stanno insieme, ma senza avere rapporti sessuali.
SALUTE A RISCHIO
Il 63,3% dei 18-40enni italiani ha avuto rapporti sessuali completi non protetti. Perché rinunciano alla contraccezione? Perché non avevano a disposizione un contraccettivo (22,5%), hanno deciso di correre il rischio (18,1%), non pensavano che ci fossero grandi probabilità di incorrere in una gravidanza indesiderata (17,9%) oppure perché il partner ha preferito non usare contraccettivi (15,1%).
REPULSIONE AI CONTRACCETTIVI
Il 33,9% degli uomini e il 23,3% delle donne percepiscono la contraccezione come una limitazione. Esiste una discreta informazione sui metodi contraccettivi: il profilattico è il più conosciuto (dal 92,8%), seguito dalla pillola (dall’86,5%, e il dato sale al 90,7% tra le donne). Una corretta informazione è indispensabile per il sesso sicuro e soprattutto per la tutela della salute femminile. Ma il porno, così diffuso, non contribuisce a favorire l’utilizzo dei contraccettivi.
Photo credits: Twitter
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