Suore rifiutano l’ingresso di un gruppo di pellegrini ciechi, presso un convento. La notizia ha creato molto scalpore, soprattutto per il motivo agghiacciante della scelta. I pellegrini non vedenti, avevano scelto come sistemazione per l’alloggio, una vecchio convento di Acquapendente, in provincia di Viterbo. La struttura è gestita da alcune religione, che hanno sbarrato l’ingresso agli ospiti.
La Casa di Lazzaro, questo è il nome della struttura, è gestita da alcune suore, che hanno rifiutato l’alloggio ad gruppo di pellegrini non vedenti. Il motivo è legato alla presenza dei cani guida che accompagnano i ciechi. La notizia ha sconvolto tutti, soprattutto per il fatto che la struttura dà il nome ad una Onlus. Il motto della struttura recita: “Aperta ai bisogni del territorio, disponibile ad offrire un ambiente familiare che accoglie, ascolta, condivide, accompagna”.
Le suore contro i cani guida
Il motivo che ha spinto le suore a rifiutare l’ingresso dei non vedenti, ha indignato non poche persone. Le associazioni animaliste non hanno tardato ad esprimere il loro parere sulla vicenda. l’Ente Nazionale di Protezione Animali, ha commentato infatti lo slogan delle religiose, aggiungendo al motto queste parole “(Accogliere) Tutti tranne i non vedenti insieme con le loro guide a quattro zampe“. Il messaggio dell’ENPA, è arrivato in risposta alla protesta, dell’associazione Disabilincorsa.
La protesta di Disabilincorsa
L’associazione Disabilincorsa, aveva organizzato il viaggio con un gruppo di 15 persone, compresi loro cani guida. Ed ha mostrato tutta l’indignazione possibile, appoggiata dall’ENPA, nel momento in cui, due non vedenti, hanno ricevuto il “N0” delle suore, perché accompagnati dai loro quattro zampe. A tal proposito, i responsabili dell’ENPA, tengono a precisare che: “A Suor Amelia Cerchiari (responsabile della struttura), era stato ricordato che per un preciso obbligo di legge i cani guida devono seguire il loro proprietario in tutti i luoghi aperti al pubblico“. A questo punto l’associazione animalista non si è fermata ed ha messo in atto una diffida nei confronti delle religiose. Si parla infatti di una violazione di legge.
La violazione della legge
Quello messo in atto dalle suore de La Casa di Lazzaro, risulta essere non solo un vero e proprio atto discriminatorio, ma si è di fronte ad una preciso violazione di legge. Infatti L’ENPA, ha fatto sapere: “Il rifiuto di accogliere i cani guida non rappresenta l’esercizio di una facoltà, ma configura una grave violazione normativa (leggi: 34/1974, 376/1988, 60/2006), per la quale è prevista una multa da 500 a 2.500 euro. L’auspicio è che le religiose della “Casa di Lazzaro” tornino sui loro passi e consentano ai pellegrini non vedenti con cani guida di compiere il loro cammino; se così non fosse l’Ente Nazionale Protezione Animali è pronto ad andare fino in fondo con il proprio avvocato, Claudia Ricci”.
La reazione delle suore
Il fatto tuttavia risulta maggiormente sconvolgente, per un altro fattore. Secondo quanto riferito infatti, le suore non si sono ravvedute sulla vicenda. Secondo quanto riferisce il sito d’informazione La Zampa, le religiose, si sarebbero limitate a non commentare l’evento, ma piuttosto a ribadire il fatto che non accettano animali presso la loro struttura. La vicenda ha generato lo sconcerto e lo sgomento di molto, specie del pellegrini non vedenti che si sono trovati costretti a scegliere un’altra sistemazione. Fiduciosi del fatto che le sorelle, possano presto chiarire la loro posizione in merito alla questione, l’associazione Disabilincorsa, si augura che questi fatti non debbano ripetersi.