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Elezioni europee, i dati: Lega primo partito, risale il Pd, M5S in forte affanno

Ore 1:01 – “Siamo il primo partito in Italia, adesso si cambia in Europa ma non useremo questo voto per aprire una crisi“. Così Matteo Salvini nelle prime dichiarazioni dopo il voto alle Europee. “In attesa dei risultati definitivi, grazie grazie grazie da tutta la squadra. Grazie Italia useremo bene la vostra fiducia” ha detto Salvini in un videomessaggio su Facebook.

Ore 00:18 – Seconda proiezione Swg: Lega 33,2%, Pd 21,7%, M5S 19,5%, FI 8,5%, FdI 6,3% +Europa 3.4%

Ore 23:48 – In base alle prime proiezioni di Tecne per Mediaset (copertura campione 15%), la Lega è il primo partito con il 27,3%, M5s raggiunge il 20,9% in un testa a testa col Pd che raggiunge il 20,6%. Forza Italia ottiene il 9,5%, Fdi il 5,5% +Europa il 4,3%, La Sinistra il 3,10%.

Ore 23:30 – Secondo i dati forniti da Enrico Mentana su La7, al secondo exit poll la Lega si conferma in testa con una forbice fra il 27,5 e il 30,5%; secondo il Pd fra il 21 e il 24%, terzo il M5S fra il 19,5 e il 22,5%.

Ore 23:14 – Lega primo partito e testa a testa tra M5s e Pd. Fi tiene e Fratelli d’Italia supererebbe la soglia del 4%.  Secondo i primi exit poll di Opinio per la Rai la Lega otterrebbe tra il 27 e il 31%, il Pd tra il 21 e il 25%; M5s tra il 18,5 e il 22,5%, Fi tra l’8% e il 12% ed FdI sarebbe tra il 5 e il 7%.

Secondo il multi poll realizzato da Swg per La 7 per le Europee la Lega è il primo partito in una forbice tra 26,5% e 29,5%. Il Pd è tra 21% e 24%, il Movimento 5 Stelle è al 20%-23%, Forza Italia è tra 9 e 11% e Fratelli d’Italia è tra il 5% e il 7%. Secondo il Multi poll realizzato da Swg per La 7 per le Europee, tra i partiti minori, +Europa-Italia in Comune-Pde è in una forbice tra il 2,5 e il 3,5, La Sinistra si colloca in una forchetta tra il 2 e il 3%, Europa Verde è in una forchetta compresa tra 1,5 e il 2,5%. Gli altri partiti si collocano tra il 4 e il 5%.

AGGIORNAMENTO ORE 23:00 – Exit poll da La7, di Mentana: La Lega sarebbe il primo partito fra il 26 e il 29%, il Pd al secondo posto fra il 21 e il 24%, il Movimento Cinque Stelle fra il 20 e il 23%.

Governo Conte: rapporti di forza ribaltati fra Lega e M5S dopo il voto alle europee

Alle elezioni Europee trionfano Marine Le Pen e Viktor Orban. Ed è anche boom dell’affluenza, mentre arrivano i dati dei primi exit poll. “È la vittoria del popolo” che oggi ha “ripreso il potere”, ha detto Marine Le Pen commentando la vittoria del Rassemblement National. La Le Pen ha chiesto “lo scioglimento dell’Assemblea Nazionale” dopo il voto di questa sera in Francia e la modifica del sistema elettorale in senso proporzionale.

In Germania volano i Verdi al 20,5%, con +9,8%, mentre la Cdu-Csu della Merkel resta primo partito negli exit poll con il 27.5%, ma perde il 7,8%. Alla Spd andrebbe il 15,6% (-11,9%), all’AfD il 10.5% (+3,4%). In Austria vincono i Popolari del cancelliere Kurz; perde, ma non crolla dopo lo scandalo Strache, la destra del Fpoe. In Grecia, successo dei conservatori di Nea Dimokatia con il 36%; Syriza, del premier Tsipras, tiene al 27%, ma scivola al secondo posto.

Secondo exit poll pubblicati dai media belgi, in Francia la lista del Rassemblent National di Marine Le Pen è primo partito con uno scarto di due-tre punti sulla lista Renaissance del partito di Emmanuel Macron. Il primo avrebbe ottenuto tra il 23 e il 25% contro il 19-22% della lista del presidente. Le Pen ha chiesto “lo scioglimento dell’Assemblea Nazionale”.

Alle europee in Ungheria il partito di Viktor Orban, Fidesz, si conferma in testa ai primi exit poll con un netto 56%. Emerge dai numeri resi noti da Europe Elects. Il risultato è superiore di 4 punti percentuali rispetto alle elezioni europee del 2014. In Olanda al Parlamento europeo i laburisti del PvdA di Frans Timmermans ottengono il 18,10%, seguiti dai liberal-conservatori (VVD) del premier Mark Rutte al 15%, mentre i Cristiano democratici (CDA) sono al 12,3%. Sono le prime stime ufficiali del Parlamento europeo basate sugli exit poll. Il partito populista di destra Forum voor Democratie (FvD) dell’esordiente Thierry Baudet è all’11%, mentre è scivolone per il Pvv di Geert Wilders, alleato della Lega di Matteo Salvini, al 4,10.

A Malta si conferma la netta vittoria del partito laburista del premier Joseph Muscat, al 55%, secondo le stime delle 18 sulle Europee. I centristi del partito nazionalista seguono al 37%. Il Fine Gael (Ppe, europeista) del premier Leo Varadkar si conferma primo partito in Irlanda, secondo le proiezioni aggiornate di queste ore, con un 29% di voti e una previsione di 4 seggi. Mentre restano al palo gli storici rivali del Fianna Fail (Alde) che nelle parallele elezioni locali sono testa a testa col partito di governo, ma alle Europee rischiano di cedere persino il secondo posto ai Verdi, che volano dall’1,6 al 15%.

L’affluenza al voto delle Europee è la più alta negli ultimi venti anni: secondo le stime diffuse dal portavoce del Parlamento europeo per i 27 Paesi si avvicina al 51%. Dipenderà poi dall’affluenza registrata nel Regno Unito, se l’affluenza sarà al 49% o salirà al 52%.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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