Musica

Francesco Facchinetti contro la discografia: “siate coraggiosi, investite!”

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Francesco Facchinetti, figlio del noto Roby, ex dei Pooh, dopo aver intrapreso un’iniziale carriera da dj e cantante, ad oggi è uno speaker radiofonico. Ma anche un produttore, che scommette sempre sulle nuove generazioni. Non ha mai accettato di essere etichettato solo come il “figlio di…”, si è dato da fare e ha ottenuto grandi successi. Ma non senza delle cadute e dei fallimenti, che però gli hanno insegnato che rischiare fa parte del gioco, ma non bisogna per questo smettere di investire.

Francesco Facchinetti ha una agenzia di talenti, sia della musica che influencer, soprattutto giovanissimi. Attraverso il suo profilo Instagram, ha voluto affrontare una polemica, esponendo il proprio punto di vista, lanciando un forte appello. Si è rivolto soprattutto ai discografici e alle aziende multimilionarie di tutti i settori (non solo quello musicale o dello spettacolo). Chiede a chi si trova ai vertici di essere più coraggioso, di tornare ad investire, ma soprattutto di farlo sui giovani.

E’ stato un cantante lui, che ha conosciuto il successo improvvisamente, ve la ricordate La canzone del Capitano? Ed è stato anche un grande presentatore, che ha lanciato un programma come X Factor, in territorio italiano. Negli ultimi anni, grazie alla fondazione della sua agenzia, ha lavorato sopratutto come discografico. Nella sua scuderia grandi nomi come Irama, Riki e Fasma, ma anche talenti del web. In tempi non sospetti, lui aveva già investito su Frank Matano, personaggio noto della televisione. Il suo lungo sfogo è il risultato di un’attenta riflessione, per smuovere la situazione stantia del mercato. Non possiamo che sperare che le sue parole arrivino a destinazione, forti e chiare. Dato che il suo pensiero dovrebbe spingere davvero chi di dovere a fare molto di più, soprattutto per i più giovani.

Mi sono svegliato con la voglia di fare qualcosa, di generare qualcosa, di aiutare qualcuno, di risolvere qualcosa, di migliorare qualcosa…
Ho pensato a tutte le aziende con cui io lavoro, tutte le multinazionali con cui ho a che fare. Major discografiche, societaà di booking, aziende di tutti i tipi… che fatturano milioni e milioni di euro, che investono milioni di euro con cui dialogo dalla mattina alla sera.

Pensando a queste aziende penso a quello che mi accade sempre. Io che fisso un appuntamento, che propongo un artista sconosciuto, perché mi piace lavorare su persone che sono completamente sconosciute… io che presento con tutta la forza e l’adrenalina immaginabile dei progetti ed ogni volta che lo faccio dall’altra parte la risposta è sempre la stessa. “Beh Francesco adesso vediamo un attimo, se vuoi portare avanti questo progetto noi ci fidiamo di te, rendi questo progetto di successo e poi noi ci siamo”. 

Poi Francesco Facchinetti si arrabbia moltissimo, perché spesso, chi avrebbe i fondi necessari per portare avanti i progetti, si nasconde dietro la paura. Ma quale paura? Non è possibile che le grandi aziende accettino un “prodotto” solo dopo che questo ha raggiunto un discreto successo. Significa lucrare sulle spalle di chi, prima di loro, ha lavorato tantissimo per ottenere quel risultato.

Ma porca ****** se lo devo rendere di successo io da solo come mai poi dovrei portarlo da voi? Ma poi voi siete una macchina ad otto ruote motrici perché non mi date una mano voi per costruire insieme un progetto di successo? Perché devo sempre farlo da solo?

Il problema è che ci vuole coraggio. Fare l’imprenditore vuol dire avere un rischio d’impresa che non sono solo i soldi, è il proprio tempo, la propria testa, i propri minuti, ore, giorni investiti su qualcosa senza sapere il risultato. Una volta si investiva, lo facevano tutti… oggi sono rimasti in pochi ad avere coraggio, aver coraggio di far cose nuove, aver coraggio di far nascere la pianta da zero, aver coraggio di seminare, di attendere…

Questo messaggio vuole essere un messaggio per tutte le aziende con cui lavoro, non solo per quel che riguarda gli artisti…  e che aspettano con il freno a mano tirato, aspettano qualcuno che da fuori porta la pepita d’oro o il diamante che da grezzo è già diventato diamante… ma così non funziona. Così le poche persone che hanno ancora voglia di fare, di investire, saranno sempre meno.

Grazie Francesco, per esserti fatto portavoce di un messaggio universale!

Francesca Romagnuolo

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