Follia a Tokyo, oggi 28 maggio. Un uomo di 50 anni ha attaccato a colpi di coltello le persone che si trovavano davanti a una fermata dell’autobus. Poi si è suicidato. Due le vittime: una bambina di 12 anni e un uomo di 39 anni, deceduto per le ferite riportate.
Tra i feriti ci sarebbero 13 bambini tra i sei e i sette anni di età. I soccorritori li hanno trasportati d’urgenza in tre ospedali del quartiere di Kawasaki, dov’è accaduto il drammatico attacco. I vigili del fuoco della stazione di Noborito hanno ricevuto una chiamata di emergenza alle 7:45 ora locale (00:45 in Italia).
Le studentesse, che frequentano una scuola cattolica privata della Caritas nel quartiere Kawasaki, si trovavano a una fermata dell’autobus al momento dell’attacco. I canali nazionali della televisione nipponica hanno interrotto la normale programmazione del mattino collegandosi in diretta con le operazioni di soccorso. E hanno mostrato l’intera area recintata dalle forze dell’ordine.
Sul posto, davanti al parco Noborito, sono intervenuti la polizia, le ambulanze e i vigili del fuoco. Nelle stesse ore a Tokyo si stava concludendo la visita del presidente americano, Donald Trump. Attacchi di questo genere non sono una novità per l’area di Tokyo. Nel 2010 ci furono una dozzina di feriti per gli accoltellamenti su un autobus e su una corriera. Ancora prima, nel 2008, un giovane di 28 anni aveva invaso un’area pedonale alla guida di un camion e aveva investito e ucciso tre persone, prima di accoltellarne a morte altre quattro.
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