Dopo le accuse a Cristiano Ronaldo adesso anche la stella brasiliana del Paris Saint-Germain, Neymar Jr, è accusato di violenza sessuale. Una donna ha presentato denuncia alla polizia di San Paolo del Brasile. Il calciatore si difende con un video su Instagram. Si proclama totalmente innocente. Evoca di fatto un ricatto di cui sarebbe vittima, “una trappola, spero che mi serva da lezione per il futuro”.
Lo scandalo arriva nel peggiore momento per il Paris Saint-Germain, scrive sul Corriere della Sera Stefano Montefiori. Il club ha fallito la stagione nonostante gli ingenti investimenti del Qatar che dal 2011 è proprietario della società. L’emiro del Qatar, Tamim ben Hamad Al Thani, tiene molto all’immagine della squadra. Uno dei modi più efficaci per fare pubblicità nel mondo al piccolo Paese del Golfo.
Anche per questo nel contratto dei giocatori del Psg c’è un “premio etica” per incoraggiarli a comportarsi bene. Dal salutare i tifosi a fine partita al rispondere alle richieste di interviste del gruppo Al Jazeera (basato a Doha, in Qatar). Secondo un’inchiesta di Mediapart e di Envoyé Spécial, questi premi (diffusi in tutti i club europei) sono molti alti nel caso del Psg. E in particolare di Neymar, che guadagnerebbe fino a 375 mila euro al mese in più mostrandosi quanto più disponibile e corretto possibile.
In questo contesto, le gravi accuse al campione brasiliano sono un colpo duro anche per il Psg. La denuncia si riferisce a un incontro avvenuto a Parigi il 15 maggio in una camera dell’hotel Sofitel Arc de Triomphe, sugli Champs Elysées . Neymar aveva invitato a Parigi la ragazza conosciuta su Instagram. Lei aveva accettato facendosi pagare la stanza e il biglietto aereo da un collaboratore del giocatore. Secondo la versione della donna, quella sera Neymar è arrivato in camera “in stato di evidente ebbrezza”. I due hanno cominciato a parlare e a scambiarsi delle carezze, “ma a un certo punto Neymar è diventato aggressivo e ha fatto ricorso alla violenza per avere una relazione sessuale con la vittima senza il suo consenso”, si legge nella denuncia.
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