Prenderà il via il prossimo giovedì 20 giugno, e durerà fino a sabato 22, la prima edizione di Roma Hortus Vini, festival dei vitigni autoctoni del Vigneto Italia. Tutti gli amanti delle eccellenze enogastronomiche italiane potranno passeggiare al chiaro di luna degustando un’ottima selezione dei migliori vini italiani. Momenti clou della manifestazione: le dégustation sur l’herbe condotte da Luca Maroni.
Cosa ci può essere di più bello e suggestivo di una degustazione dei migliori prodotti delle vigne di casa nostra durante il solstizio d’estate? Per questo nella capitale è nata la manifestazione intitolata Roma Hortus Vini che si terrà negli splendidi giardini dell’Orto Botanico, aperti per la prima volta con orario serale, da giovedì 20 giugno prossimo a sabato 22.
Gli ospiti potranno deliziare il palato con una selezione dei migliori vini italiani prodotti in purezza dalla lavorazione di vitigni autoctoni. Avranno la possibilità di passeggiare in un luogo, l’Orto Botanico appunto, reso ancora più suggestivo dal chiaro di luna scoprendo i “tesori” del Vigneto Italia, fortemente voluto e realizzato dall’analista sensoriale di fama nazionale, nonché scrittore affermato, Luca Maroni.
Il progetto è nato da una collaboratore tra Museo Orto Botanico, Sapienza Università di Roma in partnership con Vivai Cooperativi Rauscedo e lo stesso Luca Maroni.
Merito di Roma Hortus Vini sarà quello di far conoscere meglio il cosiddetto “Vigneto Italia”, il primo Museo Ampelografico Italiano che, in un’area appositamente dedicata all’interno dell’Orto Botanico di Roma, ospita oltre 150 varietà di “cultivar” provenienti da ogni regione d’Italia.
Ad arricchire le degustazioni libere dei vini monovitigno performance artistiche, musicali, e un’iniziativa speciale programmata per ognuna delle tre serate: la dégustation sur l’herbe condotta da Luca Maroni, ovvero il modo migliore per apprezzare tutte le sfumature sensoriali dei pregiati nettari narrati dallo stesso ideatore del progetto.
Photo Credits: Roma Hortus Vini Press Office, Belinda Bortolan di Bortolan & Carnevali, Facebook
