Un risvolto inatteso, clamoroso e tutto da capire. Kathryn Mayorga, l’ex modella americana ora insegnante che nel 2018 denunciò Cristiano Ronaldo per stupro, avrebbe ritirato l’accusa. Lo scrive l’agenzia di stampa statunitense Bloomberg. La donna, 34 anni, avrebbe firmato  lo scorso maggio un “Voluntary dismissal” (“Rinuncia volontaria”) presso nella corte di Las Vegas, in Nevada.

Bloomberg riporta come non sia noto se contestualmente sia stato stipulato un accordo. Al momento non ci sono commenti dagli avvocati delle due parti. Lo scorso 27 settembre Mayorga aveva accusato Cristiano Ronaldo di averla violentata il 12 giugno 2009, in una suite di un hotel di Las Vegas. Il documento presentato dal suo avvocato Leslie Stovall conteneva il racconto di quella notte, la denuncia e la richiesta di invalidare il patto di riservatezza che sarebbe stato siglato all’epoca dalla ragazza e da Cristiano Ronaldo.

Accordo nel quale il portoghese comparirebbe con lo pseudonimo di Tropher, che prevedeva un compenso per Kathryn Mayorga di 375.000 dollari vincolandola al silenzio. Ma la 34enne americana sarebbe stata incapace al momento di sottoscriverlo perché psicologicamente turbata. Portata a firmarlo, quindi, sotto coercizione. E spinta a farlo al fine di evitare o ritardare l’indagine penale per violenza sessuale. CR7 ha sempre smentito pubblicamente le accuse.

Stando a quanto scritto a gennaio dal Wall Street Journal, la polizia di Las Vegas aveva ordinato a Cristiano Ronaldo di sottoporsi all’esame del Dna. Lo scopo era quello di confrontare i risultati del test con le tracce di sostanza organica rinvenute sugli abiti di Kathryn Mayorga. “Ronaldo ha sempre sostenuto che quanto successo a Las Vegas nel 2009 fosse stato di natura consensuale. Quindi non sorprende che il Dna sia presente né che la polizia faccia questa richiesta standard come parte dell’indagine”, aveva dichiarato in una nota il legale di CR7, Peter S. Christiansen.

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